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Legge dell’UE deve essere sensibile a tutti i membri, dice Abela all’ex primo ministro italiano Letta

L’ex premier italiano Enrico Letta ha incontrato lunedì Robert Abela. Foto: Chris Sant Fournier

I legislatori europei devono essere più sensibili all’impatto della legislazione europea su tutti gli Stati membri, ha sostenuto il primo ministro Robert Abela lunedì pomeriggio durante un incontro con l’ex primo ministro italiano Enrico Letta.

Letta si trovava a Malta per una breve visita nell’ambito del suo lavoro di redazione di un rapporto sul mercato unico europeo. Letta sta incontrando i leader europei, in vista della pubblicazione del rapporto nel corso dell’anno.

Durante l’incontro, Abela ha sostenuto la necessità di un processo legislativo che tenga conto delle esigenze degli Stati membri periferici, citando la direttiva “FIT for 55”, una iniziativa dell’Unione Europea volta a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 in tutto il blocco, come esempio di legislazione che potrebbe non affrontare adeguatamente le esigenze degli Stati membri più piccoli. La direttiva “FIT for 55” introduce un Sistema di Scambio delle Emissioni che obbliga le compagnie di navigazione a acquistare “quote” per compensare le loro emissioni di carbonio durante i viaggi verso i porti dell’Unione Europea. Malta teme che questo sistema possa aumentare i prezzi a Malta, dato che tutte le merci arrivano via mare.

Letta ha già chiesto una politica industriale a livello europeo che limiti la dipendenza dei Paesi dagli aiuti di Stato e metta fine alla “frammentazione nazionale” che esiste attualmente, con regole diverse nei vari Paesi.

Durante l’incontro, Abela ha chiesto una politica di “flessibilità” in termini di aiuti di Stato, in particolare quando si tratta di settori critici come i trasporti, la connettività digitale e l’energia.

L’anno scorso, la Commissione Europea ha respinto la richiesta di Malta di concedere ulteriori aiuti di Stato alla compagnia aerea in difficoltà Air Malta, il che comporterà la chiusura della compagnia aerea la prossima primavera.

L’Unione Europea ha ripetutamente esortato Malta e altri Stati membri a ridurre gradualmente la loro dipendenza dai sussidi energetici e a destinare tali fondi alla copertura del loro crescente deficit. Malta prevede di spendere quest’anno oltre 320 milioni di euro in sussidi energetici.

All’inizio dell’incontro, Abela ha sottolineato che la connettività è cruciale per gli Stati insulari periferici come Malta e che deve essere salvaguardata.

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