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L’azione sindacale degli insegnanti si profila come un fallimento delle trattative salariali

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Il cancello di una scuola chiuso durante lo sciopero degli insegnanti dello scorso novembre. Foto: Matteo Mirabelli

Gli insegnanti delle chiese e delle istituzioni governative potrebbero nuovamente ricorrere a un’azione sindacale, dopo che le trattative tra il loro sindacato e il governo, per la stipula di un nuovo contratto collettivo, sono fallite.

Le fonti hanno dichiarato che le negoziazioni tra l’Unione degli Insegnanti di Malta e l’Unità per le Relazioni Industriali si sono arenate, con il sindacato che ha dichiarato la sua sfiducia nell’unità, incaricata dal governo di negoziare i contratti collettivi.

Il consiglio del MUT si riunirà giovedì (oggi) per decidere la strada da seguire, che secondo le fonti potrebbe includere azioni sindacali nelle sedi scolastiche governative e ecclesiastiche, nonché nel Malta College for Arts, Science and Technology e nell’Institute for Tourism Studies.

All’inizio di questa settimana il sindacato ha comunicato agli iscritti la propria sfiducia nei confronti dell’IRU, che non si è impegnato a concludere gli accordi del MUT in modo tempestivo e con la soddisfazione del MUT e dei suoi iscritti.

“A tal fine, e poiché i negoziati si basano sulla fiducia, il MUT dichiara la propria sfiducia nei confronti del braccio negoziale del governo”, ha dichiarato ai suoi membri.

Contattato mercoledì, il presidente del MUT, Marco Bonnici, ha confermato che è stata convocata una riunione del consiglio per decidere come procedere.

“Il consiglio del MUT è stato convocato [oggi] per discutere la strada da seguire. La situazione riguarda tutti e tre gli accordi: settoriale, MCAST e ITS”, ha dichiarato.

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I colloqui sul nuovo contratto collettivo sono in corso dal dicembre 2022.

L’anno scorso, peraltro, Bonnici ha accusato il governo di non aver mantenuto la promessa elettorale di migliorare in modo sostanziale le condizioni di lavoro degli educatori.

Si riferiva a una dichiarazione del Primo Ministro Robert Abela, che prima delle elezioni generali del 2022 aveva promesso di “rafforzare significativamente” gli stipendi degli insegnanti in caso di rielezione dei laburisti.

In seguito all’interruzione delle discussioni dello scorso novembre, il sindacato ha emanato una serie di direttive per gli insegnanti e gli educatori di tutte le scuole ecclesiastiche e statali. Tra le direttive c’erano quelle di non effettuare valutazioni in classe, di astenersi dall’incontrare i genitori e di consegnare i fogli di presenza.

L’azione sindacale è culminata in uno sciopero di un giorno il 27 novembre 2023. Abela aveva informato gli insegnanti che il loro sciopero non li avrebbe portati da nessuna parte.

Dopo la sospensione dell’azione sindacale, i colloqui sono ripresi e stanno procedendo bene, come hanno riferito a Times of Malta fonti vicine al settore.

Il mese scorso, il Ministro dell’Istruzione Clifton Grima ha dichiarato ai media che il contratto collettivo per gli educatori delle scuole statali e della Chiesa era ancora in fase di discussione e che sarebbe stato concluso “nelle prossime settimane”.

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