I residenti di Mosta hanno inviato una lettera legale all’Autorità di pianificazione per chiedere la chiusura di un supermercato PAMA che attraversa una zona residenziale.
Indirizzata all’Autorità di Pianificazione e distribuita a Transport Malta e Infrastructure Malta, la lettera sollecita l’autorità ad “avviare un’azione esecutiva” per bloccare l’accesso. Definendo il percorso “non autorizzato e illegale” e “indifendibile” in assenza di permessi di costruzione, la lettera invita l’Autorità a garantire che il muro smantellato per far posto all’accesso venga ricostruito.
La lettera avverte l’autorità che se non si interviene entro quattro giorni, seguiranno ulteriori azioni legali.
Il mese scorso, i residenti di Mosta si sono infuriati quando una sezione di muro, che correva lungo il lato di Triq il-Waqqafa dietro PAMA, è stata abbattuta per creare un accesso temporaneo per il supermercato mentre si svolgevano i lavori stradali nella vicina Triq Pantar.
I residenti hanno detto che né loro né il consiglio locale erano stati consultati sui piani e lo hanno scoperto solo quando hanno visto il muro che veniva smantellato.
Nonostante abbiano ricevuto una dichiarazione congiunta da Transport Malta, Infrastructure Malta e PAMA in cui si assicurava che i lavori sarebbero durati solo quattro mesi e che l’area sarebbe tornata allo stato originale, non sono ancora convinti.
La residente Carmen Farrugia, che ha parlato con Times of Malta il mese scorso, ha detto che da quando è stata aperta la via d’accesso la zona è diventata un “incubo”, soprattutto nei fine settimana.
“Con il traffico per PAMA, gli altri negozi vicini, il campo da calcio e la scuola di danza, il traffico è aumentato molto”, ha detto.
Poiché sembra che le auto siano ancora in grado di accedere a PAMA da Triq Pantar avvicinandosi da una corsia opposta, non sembra che il percorso temporaneo abbia molto senso, ha aggiunto.
In un’e-mail inviata dall’AP ai residenti il mese scorso, l’autorità ha classificato il percorso come una misura di “gestione del traffico” e quindi al di fuori delle sue competenze – cosa che l’avvocato dei residenti e sindaco di Gżira Conrad Borg Manché non condivide. “Qualsiasi tipo di costruzione o rimozione di muri richiede un permesso di pianificazione, anche per consentire ai residenti di comprendere appieno ciò che sta accadendo”, ha dichiarato. “Le autorità devono dare l’esempio al resto della popolazione; non sono al di sopra della legge”.
Esprimendo la sua incredulità per il fatto che i residenti abbiano ricevuto una lettera non firmata che li informava che il caso era chiuso, Borg Manché l’ha definita “folle” e ha detto che costituisce un precedente preoccupante.
“Questo caso è chiuso? Come si può informare i residenti senza firmare la lettera? Chi diavolo siete voi per fare questo? È assurdo e non etico”, ha detto.
Commentando l’inclusione di PAMA nella dichiarazione congiunta del mese scorso, Borg Manché ha detto che dimostra che le autorità sono troppo vicine alle grandi imprese, definendola “tipica della situazione in questo Paese”.
Il sindaco di Gżira ha detto che una protesta giudiziaria avrebbe seguito la lettera legale di mercoledì scorso se le autorità avessero ignorato le richieste dei residenti.
L’avvocato e sindaco di Gżira Conrad Borg Manché ha detto che le autorità non sono “al di sopra della legge”.
