Un uomo di 33 anni ha ammesso di aver aggredito la sua compagna e di averle causato gravi lesioni mentre era in stato di ubriachezza nelle prime ore di sabato.
Milosz Dlugosz, nato in Germania, con passaporto polacco e residente a St Paul’s Bay, è stato citato in giudizio davanti al magistrato Charmaine Galea con l’accusa di aver ferito gravemente la compagna, di averla insultata e di averla minacciata oltre i limiti ragionevoli giustificati dalla provocazione.
È stato anche accusato di aver commesso un crimine mentre era in libertà condizionata da un’altra sentenza.
L’uomo si è dichiarato colpevole di tutte le accuse e ha riconfermato le sue decisioni quando il tribunale gli ha dato il tempo di ripensarci.
L’avvocato Martha Mifsud ha dichiarato che l’imputato, pur avendo problemi di alcolismo, non era una persona cattiva ed era pentito delle sue azioni. Non era sua intenzione far degenerare l’incidente fino a quel punto, ma la sua rabbia e il suo problema di alcolismo avevano avuto la meglio su di lui.
L’ispettore Sherona Buhagiar ha concordato con Mifsud, affermando che l’imputato aveva ammesso alla polizia di essere ubriaco e di avere problemi di alcolismo e che era stato collaborativo durante tutto il procedimento. L’ispettrice ha raccomandato di includere nella sentenza finale l’ordine di sottoporsi a un trattamento contro l’abuso di alcol.
“Tuttavia, vorrei sottolineare che nessun tipo di violenza è accettabile, anche se una persona è ubriaca, e vorrei comunque raccomandare una pena detentiva effettiva“, ha detto.
Mifsud ha detto che Dlugosz era dispiaciuto per ciò che aveva fatto, doveva ammettere i suoi errori ed era consapevole che i reati di cui era accusato non prevedevano la possibilità di una sospensione della pena, tuttavia ha chiesto che in queste circostanze la corte prendesse in considerazione la possibilità di non assegnare la massima pena possibile.
Il magistrato ha rinviato il giudizio al 27 aprile e ha rinviato l’imputato in custodia cautelare fino ad allora.
