Un nuovo studio condotto nell’ambito del Labour Force Survey (LFS) del 2022 ha rivelato che quasi metà della popolazione impiegata ha trascorso la maggior parte del proprio tempo lavorativo utilizzando tecnologie digitali, sottolineando l’importanza crescente del digitale nel mercato del lavoro europeo.
Il LFS, finanziato in parte dall’Unione Europea, è un importante strumento di monitoraggio utilizzato in tutta l’Unione per analizzare le tendenze del mercato del lavoro e delle statistiche sociali.
Un panorama digitale in continua evoluzione
Il modulo di indagine ha esaminato una serie di competenze lavorative, tra cui l’uso di dispositivi digitali, compiti cognitivi, manuali e sociali. I dati mostrano un notevole utilizzo della tecnologia in paesi come Svezia e Lussemburgo, con oltre il 60% degli impiegati che utilizzano dispositivi digitali per almeno la metà del loro tempo lavorativo.
Il digitale è anche un dominio in cui le donne brillano, con il 57,2% delle donne che trascorrono almeno la metà del loro tempo in compiti digitali, contro il 44,1% dei loro colleghi maschi.
Altre competenze sul posto di lavoro
Oltre alla tecnologia, l’indagine ha esaminato anche l’importanza dei compiti cognitivi e manuali. A Malta, ad esempio, un quinto dei lavoratori trascorre la metà del proprio tempo lavorativo leggendo manuali e documenti tecnici, mentre solo il 18,4% ha trascorso lo stesso tempo in compiti che richiedono la manipolazione di informazioni numeriche.
Il duro lavoro fisico rimane essenziale in molte professioni, con il 24,1% della popolazione che trascorre almeno metà del proprio tempo in attività fisiche impegnative. Tuttavia, queste attività sono più comuni tra gli uomini, con il 30,1% che si dedica al lavoro fisico contro il 15,9% delle donne.
L’importanza delle competenze sociali
Nell’era della digitalizzazione, le competenze sociali non devono essere sottovalutate. Due terzi della forza lavoro a Malta trascorrono almeno metà del proprio tempo di lavoro comunicando con colleghi, mentre il 55,4% interagisce con persone esterne all’organizzazione.
Guidare e formare: competenze chiave per il futuro
Con l’evoluzione del mondo del lavoro, la capacità di fornire formazione e consigli è diventata sempre più importante. Quasi un terzo dei lavoratori dedica almeno metà del proprio tempo a queste attività, con una maggiore propensione tra le donne (34,1%) rispetto agli uomini (27,2%).
Conclusione
Mentre l’Unione Europea si muove verso un futuro sempre più digitalizzato, è essenziale riconoscere e valorizzare una vasta gamma di competenze. Che si tratti di abilità digitali, cognitive, manuali o sociali, ogni competenza ha un ruolo cruciale nel plasmare il futuro del lavoro in Europa.
