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Scandalo in Vaticano: Scomunicato l’arcivescovo che sfida Papa Francesco

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Papa Francesco. Foto: AFP

Carlo Maria Viganò, feroce critico del Papa, espulso per aver diviso la Chiesa


Il Vaticano ha scomunicato l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, un critico feroce di Papa Francesco, dopo averlo dichiarato colpevole di aver diviso la Chiesa, ha annunciato venerdì il dicastero incaricato della dottrina.

L’ultra conservatore 83enne, che in passato ha chiesto le dimissioni del papa, è stato processato dallo scorso mese dopo essere stato accusato dal Dicastero per la Dottrina della Fede del crimine di scisma, ovvero di aver diviso la Chiesa Cattolica.

“Le sue dichiarazioni pubbliche che manifestano il suo rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, il suo rifiuto della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e autorità magisteriale del Concilio Vaticano II sono ben note,” ha scritto il dicastero in una dichiarazione.

“Al termine del processo penale, il reverendo Carlo Maria Viganò è stato dichiarato colpevole del delitto riservato di scisma,” si legge, aggiungendo che la sua punizione è stata “la scomunica” in conformità con il diritto canonico.

Viganò, che ha servito come ambasciatore del Vaticano negli Stati Uniti dal 2011 al 2016 e che è sostenuto da una fazione ultra conservatrice della Chiesa statunitense, ha accusato Francesco di eresia in passato e nel 2018 ha chiesto le sue dimissioni.

Annunciando lo scorso mese di essere stato convocato davanti al potente dicastero, incaricato di difendere la dottrina cattolica, Viganò ha scritto su X: “Considero le accuse contro di me un onore.”

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Ha inveito contro l’accoglienza di Francesco per i migranti senza documenti, le sue “encicliche deliranti” sul cambiamento climatico e l’autorizzazione delle benedizioni per le coppie dello stesso sesso, accusandolo di promuovere i suoi alleati.

“Rifiuto, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione del potere assolutamente tirannica,” ha scritto, utilizzando il nome di battesimo del papa argentino.