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Ogni trasformazione attira il cinismo

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Abbracciando i principi ESG, le aziende possono ridurre il loro impatto ambientale, promuovere l’inclusione sociale, migliorare le pratiche di governance e costruire la fiducia con gli stakeholder. Foto: Shutterstock.com

ESG è una parola d’ordine che molte aziende sono ancora alle prese con le modalità di attuazione, mentre il mondo esterno osserva preoccupato se queste mosse promuoveranno davvero l’implementazione di pratiche di governance sociale e ambientale.

Ogni trasformazione attira il cinismo e c’è stato un ampio dibattito internazionale sui rischi di greenwashing. Tuttavia, ritengo che i principi dell’ESG siano un punto di svolta che spingerà le aziende verso un futuro sostenibile.

Per sedare le accuse di greenwashing, l’Unione Europea ha appena varato la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che impone alle grandi aziende e agli enti di interesse pubblico operanti nell’UE di divulgare annualmente informazioni sulle loro performance ESG.

E qui sta il punto cruciale: il quadro normativo adottato sarà determinante per l’adozione e l’implementazione dell’ESG; se sarà troppo debole, abbonderanno le dichiarazioni di sostenibilità fuorvianti, mentre se sarà troppo severo, scoraggerà le piccole e medie imprese dall’adottare questi principi.

Per qualche tempo, l’ESG è stato considerato qualcosa di piacevole da avere ma, con i quadri normativi che stanno spuntando ovunque, questo sarà un cambiamento di gioco per le aziende e una grande opportunità se queste regole non si ritorceranno contro.

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Credo che sia nell’interesse di ogni azienda migliorare la propria governance e i propri processi; non solo, è anche un dovere ridurre l’inquinamento ed essere inclusivi. Ma il costo dell’implementazione delle norme, unito alla burocrazia aggiuntiva, non dovrebbe essere tale da essere proibitivo o da essere scaricato sul cliente finale.

L’implementazione di solidi quadri ESG può essere particolarmente scoraggiante per le piccole imprese con budget e personale limitati. Una delle sfide principali per le piccole imprese è il costo e la complessità della rendicontazione e della conformità ESG. La creazione dei necessari sistemi di raccolta, monitoraggio e divulgazione dei dati richiede un notevole investimento di tempo e denaro, risorse che possono essere scarse per una piccola impresa.

Inoltre, alcune delle maggiori economie mondiali – Stati Uniti e Cina – non sono impegnate in ambito ESG e l’adozione disomogenea di queste pratiche nei diversi Paesi rappresenta una sfida significativa per le imprese che cercano di ottenere un vantaggio competitivo attraverso iniziative di sostenibilità.

Senza un’azione coordinata a livello globale, le aziende che investono pesantemente in ESG possono trovarsi in una posizione di svantaggio rispetto ai concorrenti che operano in ambienti normativi meno severi.

Adottando l’ESG, le imprese possono accedere a nuovi mercati – Paolo Catalfamo

Ma, al di là di queste sfide, adottare l’ESG significa posizionarsi come leader in questo campo, il che può attrarre investitori e clienti che sono sempre più alla ricerca di aziende con forti pratiche etiche e sostenibili.

Quindi, anche se i grandi devono ancora salire a bordo, adottando l’ESG le imprese possono accedere a nuovi mercati che promuovono attivamente questi principi in tutto il mondo e beneficiare della crescente domanda di prodotti e servizi sostenibili.

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L’approccio macro all’ESG richiederà investimenti intensi ma, a livello micro, le aziende possono introdurre una serie di iniziative che possono aiutare l’ambiente e il benessere generale dei loro clienti e dipendenti, senza aggiungere costi e trasformare il rispettivo mercato.

In effetti, l’agilità delle piccole imprese e la loro vicinanza alla comunità locale possono essere un enorme vantaggio nel promuovere cambiamenti positivi. Misure semplici come la riduzione dei consumi energetici, la minimizzazione dei rifiuti, la somministrazione di cibo sano nelle mense o il sostegno alle esigenze di maternità dei dipendenti possono avere un impatto significativo e risuonare con i consumatori.

Nella mia posizione a capo di una compagnia assicurativa, guardiamo alle nuove tendenze, come la longevità, il riscaldamento globale, il miglioramento dello standard di vita della maggior parte della popolazione mondiale, e ripensiamo le nostre offerte di prodotti tenendo conto delle esigenze dei clienti.

Quindi, vale la pena implementare l’ESG o si tratta solo di una parola d’ordine di moda con una vita breve?

Nonostante l’adozione non uniforme e gli ostacoli costosi, credo che l’ESG sia destinato a rimanere e che, abbracciando questi principi, le aziende possano ridurre il loro impatto ambientale, promuovere l’inclusione sociale, migliorare le pratiche di governance e costruire la fiducia con gli stakeholder.

Paolo Catalfamo, economista e presidente di LifeStar Holding Plc, ha recentemente parlato di ESG a Investopia Europe a Milano.

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