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Malta

Il Consiglio di lingua maltese ha “piena fiducia” nel presidente Olvin Vella

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Il Consiglio nazionale per la lingua maltese ha dichiarato venerdì di avere “piena fiducia” nel suo presidente, Olvin Vella, “un accademico che ha lavorato incessantemente a favore della lingua maltese come sua aspirazione e unica agenda”.

Vella si è trovato di recente in difficoltà a seguito della pubblicazione di un avviso legale in agosto che istituiva il Centro della lingua maltese, che sarà diretto dall’ex responsabile delle notizie della PBS Norma Saliba.

Il centro, che è stato istituito, servirà come “organo amministrativo, organizzativo e operativo” del Consiglio.

Saliba dirigerà il centro nonostante non abbia alcuna qualifica nella lingua.

Vella ha avuto lo sviluppo e la nomina di Saliba.

Tuttavia, il Consiglio ha fatto marcia indietro poco dopo, per cancellare la nomina di Saliba sostenendo che è “illegale” in quanto il Consiglio non è stato consultato sui piani di apertura del centro e non ha ricevuto una bozza dell’avviso legale per il suo feedback.

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In una risposta, il Ministero della Cultura ha negato con veemenza queste affermazioni, sostenendo che Vella è stato consultato direttamente dal segretario permanente Joyce Dimech.

In una controprotesta, il governo ha sottolineato l’esperienza manageriale di Saliba.

Nella sua dichiarazione di venerdì, il Consiglio ha affermato che quando Vella si è reso conto troppo tardi delle manipolazioni e della gravità della situazione, ha offerto le sue dimissioni, ma i membri del Consiglio hanno rifiutato all’unanimità di accettarle perché si sono resi conto che era caduto inconsapevolmente in una trappola che gli era stata tesa.

“Nessuno di noi ha mai chiesto al Presidente di dimettersi, come è stato falsamente affermato da alcuni. Questa affermazione è una montatura apparsa sui media per cercare di dividere e indebolire il Consiglio”, ha dichiarato il Consiglio.

Il Consiglio ha affermato che nella protesta contro l’imposizione della “creazione illegale del cosiddetto Centro per la lingua maltese da parte del ministro Owen Bonnici”, ha votato liberamente fin dall’inizio ed è sempre stato unito insieme al suo presidente.

Ha deplorato il fatto che coloro che sono qualificati e hanno lavorato per tutta la vita con spirito di dedizione e senza remunerazione a favore della lingua siano stati messi da parte e trattati nel modo peggiore possibile a favore di persone non qualificate in materia, per ragioni diverse dal bene della lingua maltese.

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