Connect with us

Malta

Valletta sotto assedio: residenti pronti a marciare contro l’invasione dei tavolini

Published

on

Esplosione di indignazione tra residenti e attivisti! Si preparano a scendere in piazza questa domenica per urlare al mondo la loro rabbia contro la crescente invasione di tavolini, sedie e strutture commerciali che soffocano le strade di Valletta. Non si parla solo di un piccolo disagio: la sicurezza pubblica è a rischio, e la capitale sembra sempre più un labirinto di ostacoli che toglie ai cittadini il loro diritto di godersi gli spazi pubblici.

Il Moviment Graffitti ha annunciato una marcia senza precedenti, dichiarando che l’obiettivo è denunciare “l’inerzia del governo contro i tavolini, le sedie e le strutture commerciali che stanno soffocando i nostri marciapiedi, piazze, strade e spiagge” . Non è la prima volta che residenti e visitatori si trovano a combattere con questa situazione caotica, ma questa volta la tensione è alle stelle.

Lo scorso anno, la questione dei tavolini disposti lungo Merchants Street  aveva già infiammato gli animi, portando l’Università di Malta a presentare una protesta giudiziaria contro il comune di Valletta. Il problema, però, non si è fermato lì: è approdato direttamente in parlamento, dove è stata avanzata una richiesta per regolamentare una volta per tutte gli spazi esterni dei locali.

Il gruppo indipendente Residenti Beltin  ha fatto scalpore pubblicando un video che mostra un’ambulanza costretta a farsi strada con difficoltà tra i tavolini e le sedie che invadono le strade. Una scena che ha lasciato tutti senza parole. Ma Valletta non è l’unica vittima di questa situazione.

Anche a Marsascala , il comune ha chiesto all’Autorità per i Terreni di delimitare le aree dove i locali possono disporre i loro tavolini all’aperto, e ha esortato le autorità ad agire contro le illegalità. I residenti si lamentano: i marciapiedi stanno letteralmente scomparendo, sottratti ai pedoni, e la situazione è particolarmente critica per chi spinge passeggini o ha problemi di mobilità.

Non solo! La frustrazione serpeggia anche a Mellieħa, dove una cittadina ha preso una decisione estrema: ha richiesto un permesso per occupare lei stessa un pezzo di terreno pubblico, visto che le attività commerciali sembrano farlo indisturbate. Un segnale forte che dimostra quanto la pazienza dei cittadini sia ormai al limite.

Advertisement

Ma il momento clou sarà questa domenica. La protesta partirà alle 12:15 nei pressi del museo MUŻA in Merchants Street e vedrà la partecipazione non solo dei residenti di Valletta, ma anche di gruppi provenienti da MarsascalaMellieħa e Marsaxlokk , uniti nella lotta contro l’invasione degli spazi pubblici.

L’evento è stato organizzato dal Moviment GraffittiSliema Residents AssociationResidenti BeltinMarsaskala Residents NetworkAzzjoni Tuna Artna LuraResidenti MelliħinResidenti San Pawl il-Baħar e Marsaxlokk Heritage Group , un’alleanza che promette di scuotere le istituzioni.

In una dichiarazione infuocata, gli organizzatori hanno sottolineato che, nonostante le “promesse infinite del governo di limitare questa invasione senza controllo degli spazi pubblici da parte delle imprese e ripristinare l’accesso ai cittadini, ancora non si vedono azioni concrete e una seria applicazione delle regole”. E non si fermano qui: “Questa occupazione sfrenata di terreni pubblici da parte delle imprese sta contribuendo al deterioramento della qualità della nostra vita” , affermano.

La marcia attraverserà le vie di Valletta, che, giorno dopo giorno, si trasformano in un vero e proprio “percorso a ostacoli” . Gli attivisti vogliono mettere in luce quanto sia diventato impossibile accedere in sicurezza e liberamente a queste aree pubbliche.

Eppure, nonostante le “numerose richieste avanzate dai gruppi di residenti delle località più colpite, tra cui l’appello per una legge più rigida, un’applicazione efficace e trasparenza nel rilascio dei permessi di occupazione”, le autorità sembrano continuare a ignorarli. “Le nostre richieste di incontro con il Primo Ministro sono state accolte finora con un silenzio assordante” , concludono gli organizzatori.

Foto: Residenti Beltin Facebook page
Foto: Moviment Graffitti

Advertisement
Continue Reading