La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha colpito duramente Malta con una sentenza che mette fine, una volta per tutte, alla cattura dei fringuelli! Una pratica tanto amata da alcuni, quanto contestata, che il governo maltese ha cercato disperatamente di mantenere in vita, viene ora dichiarata fuorilegge
. E non c’è via di scampo!
“Il progetto sui fringuelli non stabilisce uno scopo di ricerca autentico e quindi non può essere considerato giustificato”
, ha dichiarato giovedì la Corte, mettendo la parola fine a una lunga battaglia. Questa decisione mette Malta con le spalle al muro: la cattura dei fringuelli è illegale e la nazione rischia pesanti sanzioni se non si adegua rapidamente.
Sebbene la cattura dei fringuelli selvatici sia proibita dalla Direttiva Uccelli dell’UE, Malta ha provato in tutti i modi a giustificare la continuazione di questa pratica. Nel 2020, il governo aveva addirittura annunciato che la cattura di sette specie di fringuelli sarebbe stata consentita per scopi di ricerca, sostenendo che la direttiva UE lo permetteva “per scopi di ricerca e insegnamento, ripopolamento, reintroduzione e per la riproduzione necessaria a tali scopi”
.
Ma le vere intenzioni di Malta non hanno convinto la Commissione Europea, che ha accusato il governo di usare la scusa della ricerca scientifica per mantenere viva una tradizione considerata da molti solo un passatempo. La Commissione non ha perso tempo e ha portato la questione davanti alla Corte di Giustizia, e ora la sentenza è chiara.
La Corte ha stabilito che il progetto maltese non è basato su metodi scientifici, è inadatto a raggiungere l’obiettivo dichiarato e non contribuisce minimamente alla conservazione delle specie di fringuelli selvatici. “Dove vanno i fringuelli durante la migrazione autunnale?”
, si chiedeva il governo, ma la risposta a questa domanda non giustifica certo la cattura indiscriminata di questi uccelli. La Corte ha smascherato questa “ricerca” per quello che è: un tentativo fallito di aggirare la legge europea.
La decisione della Corte è definitiva e, se Malta non si adeguerà, dovrà affrontare conseguenze severe. Il paese rischia infatti sanzioni finanziarie significative se non si conformerà immediatamente alla direttiva UE.
Foto: BirdLife Malta