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Tonio Portughese, Presidente di Xjenza Malta firma la collaborazione con il CNR

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Un nuovo capitolo si apre nel mondo della scienza con l’accordo firmato tra Malta e l’Italia, sancendo una collaborazione senza precedenti tra Xjenza Malta e il Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano. Un’intesa che punta a rivoluzionare il panorama della ricerca scientifica europea, con particolare attenzione ai settori della salute, dello spazio e della tecnologia marittima. Il presidente del comitato consultivo di Xjenza Malta, Tonio Portughese, non ha esitato a definire questa intesa come “una data storica per la scienza in Europa “. Le aspettative sono altissime, non solo per il potenziale dei progetti congiunti, ma anche per le opportunità che offrirà ai giovani ricercatori maltesi e italiani.

L’accordo, firmato nella prestigiosa cornice di Villa Bighi, simbolo della ricerca e innovazione maltesi, apre nuovi orizzonti in ambito europeo. “Il Consiglio Nazionale delle Ricerche è una delle istituzioni più rispettate a livello mondiale “, ha sottolineato il professor Portughese, evidenziando come questa collaborazione metta Malta al centro delle future ricerche scientifiche internazionali.

Il presidente ha poi proseguito spiegando che le opportunità non mancheranno per i giovani talenti maltesi, che avranno la possibilità di lavorare fianco a fianco con alcuni dei migliori ricercatori italiani. “Progetti congiunti nei campi della salute, del marittimo e dello spazio apriranno nuove prospettive e consolidano una collaborazione già forte” .

L’intesa segna un momento chiave nella storia delle relazioni tra i due Paesi, che da oltre sessant’anni lavorano a stretto contatto. Non è solo un accordo scientifico: è un segno tangibile del legame profondo che unisce Italia e Malta, sin dal riconoscimento dell’indipendenza maltese da parte dell’Italia nel 1964. Da allora, la cooperazione ha spaziato dalla cultura alla politica, e ora si espande ulteriormente, gettando le basi per un futuro comune nella ricerca e nell’innovazione. Un’opportunità unica per entrambe le nazioni, ma anche per l’intera Unione Europea.

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