Connect with us

Malta

L’uomo ammette di aver falsificato i contratti di locazione per cinque colombiani

Published

on

L’uomo che si è reso responsabile di una serie di falsi contratti d’affitto che mercoledì hanno fatto scappare cinque cittadini colombiani è stato condannato a una pena sospesa, a una multa e a un rimborso per le vittime dopo essersi scusato al momento dell’udienza di giovedì.

Alin Mircea, un manager rumeno di 38 anni, che lavora a Paceville e vive a Ta’ Giorni, è stato arrestato mercoledì dopo che quattro uomini e una donna si sono dichiarati colpevoli di aver presentato falsi contratti di affitto a Identity Malta per ottenere un permesso di soggiorno.

Tutti e cinque hanno collaborato con gli investigatori, fornendo il nome, i dati personali, il numero di cellulare e il luogo di lavoro della persona che aveva fornito loro i documenti.

Hanno anche mostrato alla polizia le chat del cellulare con l’uomo, ha spiegato l’ispettore Eman Hayman che giovedì ha sporto denuncia contro il sospettato.

In presenza dei cinque cittadini colombiani vittime del caso di giovedì, Mircea si è dichiarato colpevole di aver falsificato una scrittura privata a proprio vantaggio personale e di aver fatto consapevolmente uso di tali documenti falsi.

È stato inoltre accusato di aver aiutato le vittime a risiedere illegalmente a Malta.

Advertisement

Dopo aver consultato il suo avvocato, Benjamin Valenzia, l’imputato ha registrato un’ammissione e si è scusato per il suo comportamento sbagliato “sia nei confronti delle vittime che della corte”.

Le scuse sono state prese in considerazione quando la corte, presieduta dal magistrato Monica Vella, ha inflitto la pena.

Alla luce della dichiarazione di colpevolezza anticipata dell’imputato, non è stata ritenuta appropriata una pena detentiva effettiva.

L’imputato è stato condannato a una pena detentiva di due anni, sospesa per quattro anni, e a una multa di 3.000 euro pagabile in rate mensili da 100 euro per due anni e mezzo.

Gli è stato inoltre ordinato di restituire 350 euro a ciascuna delle sue cinque vittime entro sei mesi ed è stato sottoposto a un ordine restrittivo di un anno.

Nel frattempo, i cittadini colombiani sono detenuti in attesa del loro rimpatrio, in linea con le indicazioni fornite alle autorità per l’immigrazione dal tribunale durante l’udienza di mercoledì.

Advertisement