L’uomo sorpreso con la droga nella lavatrice ha detto di avere problemi di dipendenza

Nicholas Farrugia, un 31enne residente a Qormi, è stato accusato in relazione al ritrovamento di 2 kg di eroina e 500 g di cocaina.

Gli agenti hanno trovato quantità di queste due droghe su Farrugia dopo averlo fermato in seguito a una soffiata, e poi altre sostanze illecite in una fattoria di Luqa.

Farrugia è stato preso di mira dagli agenti sabato mattina presto in Valletta Road, a Qormi, dopo aver ricevuto informazioni sul fatto che aveva appena ricevuto una partita di droga di 2 kg.

La polizia ha fermato Farrugia all’interno di un veicolo alle 6.30 del 30 settembre, ha dichiarato l’ispettore dell’accusa Jonathan Pace durante la testimonianza nel procedimento.

L’uomo ha consegnato un sacchetto contenente diverse bustine di una sostanza marroncina, poi confermata come eroina. Gli agenti hanno anche individuato altre due bustine, una contenente eroina e l’altra cocaina, a terra vicino al veicolo.

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La polizia ha poi perquisito una casa colonica di Luqa in presenza di Farrugia.

L’uomo ha consegnato di sua spontanea volontà un contenitore pieno di bustine di droga simili, che ha tirato fuori da una credenza all’interno dell’angolo cottura.

Nel corso della perquisizione, la polizia si è imbattuta in una piccola lavatrice. All’interno, nascosto dietro un paio di magliette, c’era un sacchetto di stoffa verde.

All’interno di questa borsa sono stati scoperti tre sacchetti di dimensioni considerevoli di sospetta eroina e cocaina.

All’interno della casa colonica c’era anche altro armamentario per la droga.

Farrugia ha poi dichiarato alla polizia di avere un grosso problema di droga, ma è caduto nel silenzio quando gli è stato chiesto del materiale trovato in suo possesso.

È stato arrestato e processato il giorno successivo, dichiarandosi non colpevole per possesso aggravato di circa due chilogrammi di eroina e 500 grammi di cocaina.

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Dopo aver ascoltato le testimonianze del pubblico ministero e di altri agenti della scena del crimine, la corte, presieduta dal magistrato Elaine Rizzo, ha stabilito che c’erano prove prima facie sufficienti per processare l’imputato.

A Farrugia è stata concessa la libertà provvisoria a varie condizioni, tra cui un deposito cauzionale di 8.000 euro, una garanzia personale di 10.000 euro, la firma del libretto di cauzione tre volte alla settimana e il coprifuoco tra le 23.00 e le 6.00 del mattino.