Un fotografo è stato processato lunedì in Francia con l’accusa di aver violentato donne che aveva adescato tramite app di incontri con la promessa di scattare loro una foto.
Salim Berrada, soprannominato lo “stupratore di Tinder” per via della popolare app di incontri, nel 2015 e nel 2016 ha invitato donne trovate online a servizi fotografici per modelle e le ha aggredite durante gli incontri, secondo l’accusa.
L’imputato 38enne ha negato le accuse, affermando che i rapporti sessuali erano tutti consensuali.
Ha dichiarato agli inquirenti che le 17 accusatrici potrebbero essersi pentite dopo gli incontri e hanno accettato di sporgere denuncia congiunta contro di lui.
Alcune delle donne, per lo più trentenni, non hanno partecipato all’udienza di lunedì.
Uno dei loro avvocati ha detto della sua cliente che “non ha la forza psicologica per venire qui”.
Gli investigatori hanno dichiarato di aver identificato uno schema “di tipo industriale” nella strategia online impiegata da Berrada, che avrebbe usato la sua reputazione di fotografo per attirare le donne.
Utilizzando passaggi dettagliati e meticolosi su fogli Excel, prometteva alle donne sessioni fotografiche.
I fogli di calcolo includevano elenchi di frasi chiave che usava per attrarre, complimentarsi e fare proposte alle donne che prendeva di mira in massa online, dicendo loro che erano “uniche” o la sua “musa”.
Quando arrivavano per la sessione di modelling, offriva loro un drink, secondo i pubblici ministeri. Una volta accettato, le donne hanno detto di aver avvertito l’insorgere di un’anormale e rapida ebbrezza e di un’improvvisa debolezza, che secondo gli inquirenti indicavano che le bevande erano addizionate di droghe chimiche.
Le donne hanno poi descritto un improvviso cambiamento nell’atteggiamento di Berrada, che avrebbe fatto leva su di loro nonostante le loro obiezioni.
Berrada è stato arrestato per la prima volta nel 2016 e ha trascorso due anni e mezzo in carcere in attesa di giudizio, prima di essere rilasciato sotto controllo giudiziario e con il divieto di lavorare come fotografo.
Lo scorso luglio è stato nuovamente incarcerato a seguito di una nuova ondata di denunce legali e nuovamente accusato di stupro e violenza sessuale.
Le indagini sulle nuove accuse sono in corso.
