martedì, Aprile 30, 2024
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Due gemelli accusati di aver minacciato gli anziani genitori dopo avergli negato i soldi per la droga

Foto del Times of Malta

Due fratelli gemelli di 39 anni sono stati accusati di aver minacciato i loro anziani genitori dopo aver dato in escandescenza quando gli è stato negato il denaro per comprare la droga.

I due uomini sono comparsi in tribunale lunedì, dove uno è stato anche accusato di aver usato un’arma da fuoco per cercare di estorcere denaro ai genitori. I due hanno negato le accuse e sono stati messi in custodia cautelare.

L’ispettore Christian Cauchi ha raccontato alla corte che il 17 marzo i genitori si erano recati presso l’Unità di violenza domestica per denunciare come i due figli chiedessero costantemente denaro per sostenere le loro abitudini di droga e distruggessero la casa se le loro richieste non venivano soddisfatte.

Il tribunale ha anche appreso che il padre dei gemelli, disoccupato, ha dichiarato alla polizia di aver speso “oltre un milione di euro” per la droga dei figli nel corso degli anni.

In un’occasione, il padre stava pulendo le sue armi da fuoco quando uno dei figli ha afferrato un’arma e, dopo che il padre si era rifiutato di dargli i soldi per comprare la droga, ha minacciato di ucciderlo.

I due fratelli gemelli sono stati accusati di aver usato violenza, anche morale, per costringere gli anziani genitori a dar loro del denaro, e uno dei due è stato accusato di averlo fatto usando un’arma da fuoco.

È stato anche accusato di aver opposto resistenza violenta e di aver minacciato un agente di polizia, che ha anche ferito leggermente. È stato inoltre accusato di aver commesso un reato durante la sospensione della pena.

Il tribunale ha anche accusato i due gemelli di aver consapevolmente causato sofferenze mentali ai loro anziani genitori e di averli indotti a temere la violenza, oltre che di aver distrutto i mobili della casa dei genitori e di averli minacciati.

Entrambe i gemelli sono stati accusati di aver violato un ordine di cura a cui erano state sottoposti in un altro procedimento.

L’avvocato Yanika Barbara Sant, che assiste gli imputati, ha chiesto all’ispettore quando il padre avesse denunciato l’incidente con la pistola, e l’ispettore ha risposto “ieri”, chiarendo che l’incidente reale era avvenuto tre mesi fa.

Barbara Sant ha chiesto la libertà su cauzione, ma l’accusa si è opposta al rilascio dei due uomini in questa fase, adducendo il rischio che potessero testimoniare, dato che andavano a trovare i genitori ogni giorno.

Entrambi gli imputati avevano anche precedenti penali.

Barbara Sant non era d’accordo con la valutazione dell’ispettore che considerava gli imputati inaffidabili, sostenendo che non erano mai stati condannati per aver violato la cauzione.

Si è mostrata scettica riguardo al presunto incidente con l’arma da fuoco del padre, sostenendo che se avesse davvero fatto temere ai genitori per la loro vita, la denuncia sarebbe stata fatta prima, il giorno stesso dell’incidente, e non tre mesi dopo.

La corte ha negato la cauzione, ma a causa della natura delle accuse e del fatto che le presunte vittime dovevano ancora testimoniare in questo procedimento, la corte non aveva la certezza che le prove non sarebbero state manomesse.

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