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Fontana di Trevi, svolta in arrivo: prenotazioni per fermare l’assalto dei turisti

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I turisti si rinfrescano nella storica Fontana di Trevi durante una torrida ondata di caldo romano, ma le autorità sono pronte a cambiare le regole per proteggerla dall’assalto continuo dei visitatori. Mercoledì, Roma ha annunciato una proposta sorprendente: un sistema di prenotazione per accedere al monumento più iconico della capitale italiana. La Fontana di Trevi, famosa in tutto il mondo per la scena mozzafiato del film di Fellini “La Dolce Vita”  con Anita Ekberg, potrebbe presto non essere più così facilmente accessibile.

Il consigliere comunale Alessandro Onorato, responsabile del turismo, ha dichiarato al Corriere della Sera“Personalmente sarei favorevole a una nuova forma di accesso, limitato e a tempo, alla Fontana di Trevi.” Un’idea innovativa che prevede “un sistema di prenotazione gratuito per i romani e al costo simbolico di un euro per i turisti ,” come confermato dallo stesso comune.

Ma attenzione, non è una questione di soldi: lo scopo è chiaro, controllare le folle sempre più imponenti e proteggere il monumento da scene inopportune come “gente che mangia gelato o pizza su un’opera d’arte che merita rispetto ,” ha sottolineato Onorato. Il piazzale della fontana si trasforma spesso in un mare di persone, così fitto da rendere impossibile ammirare lo splendore barocco della fontana.

Un portavoce del comune ha spiegato all’AFP che l’idea è ancora solo agli inizi: “Non c’è ancora nulla di concreto,” ha detto. “È una questione delicata e complessa, ma è inevitabile che prima o poi si dovrà affrontare.”  Il turismo nella Città Eterna è in costante crescita e numeri da record sono stati già registrati, ma l’obiettivo è rendere sostenibile l’enorme afflusso di visitatori, per proteggere sia la città che l’ambiente.

Le previsioni sono sconcertanti: nel 2025, in occasione del Giubileo, si attendono circa 30 milioni di pellegrini e turisti tra Roma e il Vaticano. Un’ondata di visitatori che potrebbe mettere ancora più a rischio l’equilibrio della città.

Venezia ha già fatto un esperimento simile, con l’introduzione di un biglietto da cinque euro per i visitatori giornalieri nei periodi di punta, un tentativo di distribuire i flussi turistici durante l’anno. E non è tutto: il governo di Giorgia Meloni sta considerando di aumentare la tassa di soggiorno notturna, una misura che ha fatto storcere il naso agli operatori turistici, preoccupati che l’aumento possa scoraggiare ulteriormente i turisti.

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Onorato ha concluso dicendo che le autorità romane vorrebbero anche frenare l’apertura di nuovi bed-and-breakfast e case vacanza, che aggiungono pressione al fragile centro storico della città. “Oggi possiamo limitare il numero di ristoranti o fast food nel centro storico, ma non possiamo impedire l’apertura di strutture non alberghiere ,” ha sottolineato il consigliere.

Foto: [Archivio AFP]

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