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Los Angeles in fiamme: migliaia in fuga, attesa straziante per tornare

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Un’onda di fuoco ha trasformato Los Angeles in un inferno, costringendo decine di migliaia di persone ad abbandonare in fretta le loro case. Ufficiali locali hanno confermato che non potranno tornare per almeno quattro giorni, mentre il bilancio delle vittime è salito a 24, con il timore che possa crescere ulteriormente. Squadre di ricerca, accompagnate da cani addestrati, stanno perlustrando ogni casa, alla ricerca di ulteriori corpi e sopravvissuti.

Nel frattempo, il caos e la disperazione dominano le zone di evacuazione. Lunghe file di sfollati si formano ai posti di blocco, dove le persone pregano di poter accedere alle aree interdette colpite dagli incendi Palisades e Eaton. Alcuni vogliono solo recuperare medicinali o oggetti essenziali lasciati nella fuga precipitosa; altri cercano disperatamente di sapere se le loro abitazioni siano ancora in piedi. “Voglio solo vedere la mia casa con i miei occhi,” ha detto Janelle, una donna che ha atteso per ore, aggiungendo con la voce spezzata: “So che è andata distrutta, ma ho bisogno di una chiusura.”

Il capo dei vigili del fuoco della contea di Los Angeles, Anthony Marrone, ha dichiarato che i forti venti previsti nei prossimi giorni rendono impossibile garantire un rientro sicuro per gli sfollati. “Non possiamo permettere che tornino perché non è sicuro,” ha spiegato. “La nostra priorità collettiva è riportare le persone nelle loro case il prima possibile, ma non prima della fine dell’allerta rossa che durerà fino a mercoledì.” Ha aggiunto: “Giovedì mattina inizieremo a discutere del ripopolamento.”

Le scene nei centri di evacuazione sono surreali: code che si snodano per chilometri, con attese di oltre 11 ore per un breve accesso scortato alle proprie case. Henry Levinson, editore, ha raccontato la sua corsa contro il tempo per recuperare oggetti preziosi: “Volevo raccogliere le ceneri di mio padre e di mia nonna, lasciate indietro nella fretta.”  Ma anche queste visite scortate sono state sospese domenica, poiché i vigili del fuoco temono che i venti possano riaccendere le braci ancora fumanti.

Mentre i residenti attendono notizie, Marrone ha annunciato l’arrivo di un sistema online che consentirà di verificare lo stato delle abitazioni. Traci Park, consigliera comunale di Los Angeles, ha espresso solidarietà agli sfollati ma ha ribadito l’importanza della sicurezza: “Capisco la loro angoscia, ma dobbiamo garantire che nessuno sia in pericolo.”

Circa 100.000 persone restano sotto ordine di evacuazione obbligatoria, un numero in calo rispetto al picco di 180.000 della settimana scorsa. Interi quartieri sono stati ridotti a cumuli di cenere, con infrastrutture distrutte e pericoli ovunque. Lo sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna, ha descritto le aree colpite come “zone di guerra.” Ha aggiunto: “Siamo profondamente empatici verso chi vuole tornare, ma la sicurezza viene prima di tutto.”

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Foto: AFP
Foto: AFP

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