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Cronaca

L’uomo che ha picchiato una donna con una corda mentre dormiva è stato incarcerato per quattro anni e mezzo

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Un uomo che nel 2018 ha picchiato una donna in casa sua mentre dormiva è stato condannato lunedì a quattro anni e mezzo di carcere.

Keith Gravina è stato condannato a tre anni di carcere per aver causato gravi lesioni alla donna e ha ricevuto un’ulteriore condanna a 18 mesi per aver commesso un reato dopo aver ricevuto due condanne sospese.

Gravina è accusato separatamente di aver aggredito un’altra donna lo scorso ottobre, causandole gravi lesioni colpendola con una barra di metallo, trattenendola contro la sua volontà, nonché di possesso illegale e traffico di cocaina.

Lunedì, il 41enne è stato giudicato per l’aggressione del 2018.

Nel corso del procedimento, la corte ha sentito come Gravina si trovasse nell’appartamento di Birkirkara della vittima nelle prime ore del 13 settembre.

Nella sua testimonianza, la vittima aveva detto che Gravina era un cliente abituale del bar in cui lavorava prima di aprire la sua caffetteria.

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Il giorno dell’aggressione, Gravina si trovava nella caffetteria della vittima con un’altra persona fino all’ora di chiusura. Poi hanno deciso di continuare a bere nel suo appartamento.

Dopo qualche tempo, la vittima è andata a dormire nella sua camera da letto, lasciando Gravina nell’appartamento.

Ha testimoniato che, mentre dormiva, Gravina l’ha presa a pugni, le ha tolto i vestiti e ha “cercato di ucciderla” con una prolunga, si legge nella sentenza del tribunale.

Le foto scattate dalla vittima e presentate alla corte mostrano l’entità delle ferite. Un medico ha confermato che le ferite erano “gravi”.

La corte ha sentito come la vittima abbia reagito e gridato aiuto. Un coinquilino ha chiamato la polizia. Quando gli agenti di polizia sono arrivati nei pressi dell’appartamento, hanno notato un uomo che scappava dalla scena.

L’agente Carol Spiteri ha detto alla corte che hanno inseguito e catturato l’uomo, che si è rivelato essere Gravina. La polizia ha testimoniato che le mani di Gravina erano insanguinate.

Le prove non hanno lasciato dubbi al magistrato Leonard Caruana: Gravina era colpevole di lesioni personali gravi.

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