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Malta

Crematori a Malta: svolta storica attesa da anni

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Finalmente, dopo anni di attesa, è arrivata la svolta che tante famiglie maltesi aspettavano: la politica per la cremazione è stata ufficialmente approvata, aprendo così le porte a una vera alternativa ai tradizionali funerali. Il ministro della Pianificazione, Clint Camilleri, ha confermato che la versione finale delle linee guida per lo sviluppo di crematori indipendenti è stata firmata, segnando l’inizio di una nuova era per i servizi funebri a Malta.

“Questo era un impegno preciso del Partito Laburista durante l’ultima campagna elettorale,” ha dichiarato Camilleri al Times of Malta“La cremazione rappresenta un’opzione alternativa alle tecniche funebri attuali, e nel lungo termine contribuirà a ridurre la necessità di ampliare i cimiteri.”  Un’opzione che potrebbe rivoluzionare il modo di onorare i defunti, ma che fino ad ora ha subito ritardi a causa di ostacoli burocratici e mancanza di regolamentazioni specifiche.

Linee guida dettagliate per una rivoluzione funebre

La nuova politica, che va a modificare in parte quella esistente sui cimiteri, fornisce chiare indicazioni su dove e come dovranno essere costruiti questi crematori, garantendo la sostenibilità ambientale e la conformità alle normative sanitarie. Un vero e proprio passo avanti rispetto alla legislazione del 2019, che aveva legalizzato la cremazione, ma solo come servizio aggiuntivo ai cimiteri già esistenti. Quella legge, promossa dall’ex sottosegretario Rosianne Cutajar, ha gettato le basi, ma è stato solo nel 2022 che il Parlamento ha approvato il Cremation Act , legalizzando la costruzione di crematori autonomi.

Da allora, numerose richieste sono state presentate all’Autorità di Pianificazione, ma i progressi sono stati lenti, bloccati da preoccupazioni legate all’impatto ambientale e ai vincoli urbanistici. Nel frattempo, molte famiglie che desideravano cremare i loro cari sono state costrette a optare per soluzioni logistiche complicate e costosissime, come il trasporto dei corpi in Sicilia o nel Regno Unito. Un servizio che, con costi intorno ai 4.500 euro, non era accessibile a tutti.

Un esempio emblematico è quello di Roger Tirazona, noto attore e cantante, che la scorsa settimana ha raccontato al Times of Malta la sua drammatica esperienza. Suo padre, poco prima di morire, aveva espresso il desiderio di essere cremato e di far spedire le sue ceneri nelle Filippine. Ma quando Tirazona ha scoperto il corpo senza vita di suo padre, già in decomposizione, il trasporto all’estero è diventato un’impresa impossibile. “Non ho potuto onorare l’ultimo desiderio di mio padre,” ha confessato con rammarico. Una situazione dolorosa, che rappresenta il dramma di tante famiglie maltesi.

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Ora, però, con l’approvazione delle nuove linee guida, l’Autorità di Pianificazione ha finalmente il via libera per valutare le domande di costruzione dei crematori.

Condizioni rigorose per la costruzione dei crematori

La politica è chiara: i crematori indipendenti non potranno essere costruiti in zone sensibili come aree industriali, siti protetti o terreni agricoli. Devono essere facilmente accessibili e conformi agli standard di emissione, utilizzando le tecnologie migliori per il filtraggio e l’abbattimento delle sostanze inquinanti. E le specifiche strutturali non sono da meno.

Il crematorio dovrà includere una camera mortuaria, una sala per le visite, una camera di cremazione e una sala per le operazioni post-cremazione. Inoltre, sarà obbligatorio realizzare un giardino del ricordo con un columbarium per la conservazione delle ceneri. “La disposizione del crematorio dovrà prevedere tre aree principali: una per l’accoglienza, una per la cerimonia e spazi esterni per la dispersione delle ceneri,”  recitano le linee guida.

L’edificio non potrà superare i 500 metri quadrati di superficie e, “in ogni caso, l’altezza complessiva non dovrà superare i 7,7 metri,”  mentre la distanza minima da qualsiasi abitazione residenziale dovrà essere di almeno 183 metri.

Questa politica è stata affinata attraverso due consultazioni pubbliche e successivamente modificata dal comitato parlamentare per l’ambiente e la pianificazione, durante il quale il governo ha concordato con l’opposizione di limitare l’altezza dei crematori e vietarne la conversione ad altri usi.

Foto: Shutterstock, Facebook.

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