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MALTA: DIRITTI PENSIONISTICI = 244,4% DEL PIL

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Il Futuro dei Diritti Pensionistici a Malta: Un’Analisi Approfondita

La Valletta, Malta – In un’epoca di incertezze economiche e demografiche, i diritti pensionistici maturati a Malta offrono una finestra unica sul futuro del sistema previdenziale nazionale. Con un valore attuale di 37,5 miliardi di € alla fine del 2021, pari al 244,4% del PIL nazionale, il sistema pensionistico maltese si trova di fronte a sfide significative ma anche a opportunità uniche.

I diritti pensionistici maturati fino alla data (ADL) rappresentano il cuore di questa analisi, fungendo da misura del costo teorico per liquidare le passività pensionistiche se il sistema fosse chiuso oggi. Questa cifra offre una doppia prospettiva, mostrando sia le aspettative dei nuclei familiari (creditori) sia le obbligazioni del governo (debitore).

Sulla base di assunzioni standardizzate, incluse un tasso di sconto reale del 2% e un tasso di inflazione del 2%, Malta segue linee guida stabilite a livello europeo per garantire la comparabilità geografica dei dati pensionistici. Il Rapporto sull’Invecchiamento 2024 della Commissione Europea e le ultime proiezioni EUROPOP (2023) hanno fornito basi per le previsioni salariali e la speranza di vita, rispettivamente.

Nonostante il valore sostanziale dei diritti pensionistici, Malta si posiziona con il quinto rapporto più basso tra 27 paesi europei, segnalando una situazione meno grave rispetto a nazioni come Spagna, Austria e Italia, dove i diritti superano significativamente il 400% del PIL.

Il sistema pensionistico di Malta si basa principalmente sulle pensioni della Sicurezza Sociale, che rappresentano oltre il 92% del totale dei diritti, con il restante attribuito alle Pensioni di Servizio. Significativamente, nel 2021, i contributi sociali hanno raggiunto i 2,3 miliardi di €, sottolineando il sostegno finanziario al sistema.

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Con 407.238 persone in età lavorativa che contribuiscono al sistema, di cui il 20,4% sono stranieri con permesso di soggiorno, Malta mostra una diversità nella sua forza lavoro contributiva. L’aumento del 15,2% nella spesa per le pensioni dal 2018 evidenzia l’impatto crescente dell’invecchiamento della popolazione sulla sostenibilità finanziaria.

Infine, un’analisi di sensibilità ha rilevato la sensibilità dei risultati ai tassi di sconto, con variazioni significative nei valori dei diritti pensionistici a seconda del tasso applicato, riflettendo l’importanza delle ipotesi economiche sottostanti nella valutazione delle passività pensionistiche future.

Questo panorama offre agli stakeholder una base per dibattiti informati sul futuro del sistema pensionistico maltese, enfatizzando la necessità di politiche sostenibili per garantire la sicurezza finanziaria delle generazioni future.

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