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Azioni BOV e HSBC alle stelle: quanto durerà questa corsa ai dividendi?

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Un incredibile boom sta travolgendo le azioni di BOV e HSBC! I prezzi sono saliti alle stelle: BOV ora vale €1,70 e HSBC €1,66, dopo aver toccato i minimi storici di €0,76 (aprile 2022) e €0,70 (ottobre 2020). Ma cosa ha scatenato questa rinascita? La risposta è semplice: i fondamentali delle banche sono migliorati drasticamente.

I profitti sono schizzati verso l’alto grazie a tassi d’interesse più elevati e alla risoluzione delle problematiche del passato. Questo ha permesso alle banche di tornare a fare ciò che piace di più agli investitori: pagare dividendi! E non c’è dubbio, questo è il principale motore che spinge chi cerca azioni sul mercato locale.

Ma non è solo Malta a vedere questo fenomeno. Anche nel resto d’Europa, le banche si stanno rialzando, lasciandosi alle spalle le sfide della pandemia e dei tassi di interesse negativi, pronte a sfruttare una curva dei rendimenti sempre più favorevole. E con la recessione che, fortunatamente, non si è materializzata, il sentiment generale è migliorato. In fondo, il cuore del business bancario è questo: prendere in prestito a breve termine (i tuoi depositi e conti correnti) e prestare a lungo termine (mutui casa e prestiti aziendali decennali).

Con tassi d’interesse al 3,75%, le banche maltesi stanno letteralmente guadagnando su due fronti: prendono denaro quasi a costo zero (quanto stai guadagnando sul tuo conto corrente?) e lo investono in obbligazioni che fruttano il 3-4%, oltre a concedere mutui e prestiti. È un margine considerevole, reso possibile dai grandi depositi che i maltesi tengono nelle banche.

Osservando l’andamento delle azioni di BOV e HSBC, si nota che il loro trend è in linea con quello dell’EuroStoxx 600 Banks dal 2020. Ma attenzione, BOV ha recentemente superato sia HSBC che l’EuroStoxx, dopo aver pubblicato risultati intermedi molto positivi. Tuttavia, se consideriamo anche i dividendi, BOV resta indietro perché non ha distribuito dividendi nei primi due anni.

Con un rialzo così consistente, è lecito chiedersi: quanto può durare? In Europa, i tassi di interesse stanno scendendo e, senza un aumento dei prestiti o delle commissioni, la crescita degli utili da interessi rallenterà. BOV, ad esempio, ha stimato che un calo dell’1% del tasso sui depositi della BCE potrebbe ridurre i suoi ricavi da interessi di ben €20,8 milioni.

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David Curmi commenta: “Utilizzare lo strumento del dividendo speciale sarebbe un risultato più ottimale.”

In questo scenario, mantenere gli attuali livelli record di profitti potrebbe diventare difficile per le banche. Tuttavia, questo non significa necessariamente che i prezzi delle azioni seguiranno lo stesso destino, perché le valutazioni restano un fattore chiave da considerare. Guardando le principali metriche di valutazione, si può notare qualcosa di interessante:

Metrica di valutazione chiave:

P/B       P/E       Div Yield

BOV        0,77      5,80      6,90%

HSBC      1,01      5,90      11,80%

Con un rapporto prezzo/valore contabile di 0,77, BOV potrebbe sembrare l’opzione più interessante, ma non bisogna dimenticare la potenza del marchio HSBC rispetto a quello di BOV. Entrambe le banche vantano capitali solidissimi e rendimenti superiori sul loro capitale, che permettono di distribuire grandi porzioni di profitti, principalmente sotto forma di dividendi. HSBC ha già iniziato questo processo: da anni, la banca maltesa distribuisce costantemente il suo surplus di liquidità come dividendi. È così che la casa madre ottiene un ritorno in contanti sull’investimento, e sicuramente non ha senso tenere liquidità in eccesso nella banca locale oltre i buffer regolamentari necessari. Con i profitti di HSBC in aumento, è molto probabile che questa tendenza prosegua e non sarà una sorpresa vedere la banca pagare dividendi speciali, come ha già fatto in passato.

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BOV, al contrario, preferisce mantenere più capitale per eventuali periodi difficili. Una scelta prudente, considerando che non ha una casa madre con risorse infinite. Tuttavia, la banca sta accumulando una notevole quantità di capitale in eccesso, persino oltre i livelli di sicurezza richiesti, e ha dichiarato che aumenterà ulteriormente il capitale con strumenti di debito. Questo potrebbe essere il preludio per iniziare a distribuire dividendi sostanziali nel prossimo futuro. Tra le opzioni c’è anche il riacquisto delle proprie azioni e la loro cancellazione. Una mossa che ha i suoi vantaggi, anche se potrebbe risultare più complessa agli occhi dei regolatori.

Il riacquisto delle azioni è una strategia tipica delle aziende con liquidità in eccesso, che trovano più redditizio riacquistare e cancellare le proprie azioni quando mancano opportunità di investimento. Questa operazione riduce il capitale della banca e il numero di azioni in circolazione, migliorando così il ritorno sul capitale e gli utili per azione, a parità di entrate.

Sicuramente, il messaggio lanciato al mercato è positivo, ma dopo un rialzo così pronunciato, è davvero questo il momento giusto? Forse, utilizzare lo strumento del dividendo speciale sarebbe la mossa più saggia.

David Curmi è Chief Officer – Business Development e Client Relationships presso Curmi & Partners Ltd.

Le informazioni fornite in questo commento sono a puro scopo informativo e non devono essere interpretate come consulenza di investimento, offerta o sollecitazione per la vendita, acquisto o sottoscrizione di strumenti finanziari, né come consiglio o raccomandazione riguardo tali strumenti. Curmi & Partners Ltd è membro della Malta Stock Exchange ed è autorizzata dalla MFSA a condurre attività di servizi di investimento.

Fonte foto: Archivio Curmi & Partners, Bloomberg.

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