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Malta

giovani talenti maltesi sotto inchiesta: il paradosso di chi segnala vulnerabilità

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Il Partito Nazionalista ha scatenato una vera e propria tempesta mediatica, puntando il dito contro il governo per non aver ancora risolto l’assurda situazione che sta coinvolgendo tre giovani talenti dell’informatica. Questi studenti, che avrebbero dovuto rappresentare Malta in una prestigiosa competizione europea di cybersecurity, si trovano invece al centro di un’indagine di polizia per aver fatto ciò che ogni hacker etico farebbe: segnalare una falla di sicurezza.

Michael Debono, Giorgio Grigolo e Luke Bjorn Scerri, dopo essersi qualificati brillantemente per la sfida europea, sono stati incredibilmente esclusi a causa di un’inchiesta che sembra non avere fine. E tutto questo per aver scoperto e segnalato una vulnerabilità nell’applicazione FreeHour. Anziché ricevere un ‘bug bounty’, una ricompensa ampiamente riconosciuta nel mondo della cybersecurity, i tre sono stati trattati come criminali: arrestati, perquisiti a fondo, e privati dei loro strumenti di lavoro. Un trattamento che grida vendetta e che getta un’ombra nera sull’operato delle autorità maltesi.

Nonostante siano passati mesi, nessuna accusa è stata formalizzata contro di loro, lasciando i tre ragazzi in un limbo angosciante.

In un duro comunicato, i ministri ombra del PN, Ivan J. Bartolo e Bernice Bonello, hanno denunciato questo scandaloso caso come l’ennesima prova di come il governo stia sprecando i talenti dei giovani maltesi. “Questa vicenda dimostra quanto poco il governo abbia fatto per valorizzare le eccellenze locali, perdendo un’occasione unica per far brillare Malta nelle sfide europee di cybersecurity,”  hanno dichiarato.

Questi giovani, che hanno dimostrato di essere veri esperti nel loro campo, si sono visti strappare l’opportunità di rappresentare Malta. Peggio ancora, sono stati puniti per aver svolto con integrità il proprio ruolo, scoprendo e segnalando una falla di sicurezza. “Il comportamento del governo è stato disastroso e ha rivelato enormi carenze nella gestione della situazione,”  hanno aggiunto Bartolo e Bonello.

Non solo sono stati avvisati della loro esclusione quando ormai era troppo tardi, ma la lunga durata dell’inchiesta li ha lasciati nell’incertezza, minando il loro entusiasmo per il settore della cybersecurity. “L’assenza di una strategia nazionale per la cybersecurity ci lascia senza un quadro di riferimento per sostenere e promuovere l’innovazione digitale nel nostro Paese,” hanno affermato con forza. “Questa esperienza amara ha già allontanato molti studenti dal mondo digitale, mettendo a rischio il futuro di un settore cruciale per la nostra economia. Non possiamo permettere che la paura soffochi l’innovazione.”

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Il Partito Nazionalista ha quindi lanciato un appello urgente al governo affinché ponga fine a questa vicenda il più rapidamente possibile e assicuri che Malta adotti politiche che favoriscano un ambiente sicuro e stimolante per la cybersecurity. “Il futuro di Malta dipende da questo. Non perdiamo l’occasione di sostenere i nostri studenti e di mostrare al mondo il talento maltese su una piattaforma internazionale.”

Foto: Michael Debono

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