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puigdemont sfugge alla polizia: operazione a barcellona si conclude in fiasco

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La polizia regionale della Catalogna ha dovuto fare i conti con una clamorosa ammissione: l’operazione per arrestare l’ex leader fuggitivo Carles Puigdemont a Barcellona è stata un fallimento totale. Sì, avete letto bene! Nonostante tutte le precauzioni, Puigdemont ha ingannato le forze dell’ordine, rientrando in Spagna il 8 agosto e scatenando il caos in una delle città più sorvegliate del paese, per poi sfuggire nuovamente tra le mani della polizia, ritornando comodamente in Belgio.

Ma come è potuto accadere? “Che Puigdemont sarebbe tornato in Spagna per poi fuggire non era nemmeno contemplato come possibilità” – questo è quanto emerge da un rapporto richiesto dalla Corte Suprema spagnola, secondo quanto riportato dal giornale online El Confidencial . Un drone della polizia, incaricato di monitorare ogni movimento dell’ex presidente catalano, ha perso le sue tracce in mezzo alla folla in delirio. Nel frattempo, Puigdemont saliva tranquillamente in un’auto e svaniva nel nulla.

Il colpo di scena non finisce qui. Mentre le comunicazioni della polizia venivano sommerse da un diluvio di false informazioni, un solo agente in borghese ha intuito cosa stava succedendo e ha tentato un disperato inseguimento dell’auto di Puigdemont. Ma, incredibilmente, non è riuscito a informare i suoi superiori in tempo utile! L’operazione si è conclusa con la città di Barcellona paralizzata dai posti di blocco e senza alcuna traccia del fuggitivo. Un vero e proprio smacco per la polizia regionale.

Ma la saga non si ferma qui. Tre agenti sono stati arrestati con l’accusa di aver aiutato Puigdemont nella sua spettacolare fuga, e uno di loro sarebbe persino il proprietario dell’auto utilizzata per la fuga! Un dettaglio che getta nuove ombre sull’efficienza delle forze dell’ordine.

Per chi non ricordasse, Carles Puigdemont è lo stesso leader che nel 2017 sfidò lo Stato spagnolo, organizzando un referendum per l’indipendenza della Catalogna, nonostante fosse stato vietato dalla corte, e proclamando una breve ma infuocata dichiarazione d’indipendenza.

Nonostante il parlamento spagnolo abbia approvato a maggio una legge di amnistia per coloro coinvolti nel tentativo di secessione, la Corte Suprema ha stabilito che questa non si applicherà pienamente a Puigdemont. Ma Puigdemont non è uno che si arrende facilmente. In un recente articolo d’opinione pubblicato su Politico, ha rivelato: “Ho corso un rischio personale molto grande tornando in Spagna per denunciare l’ossessione politica di una corte che dovrebbe essere imparziale.” E ha aggiunto: “Non sono tornato in Catalogna per essere arrestato. Sono tornato per esercitare il diritto di resistere all’oppressione.”

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Foto: AFP

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