Un deputato repubblicano, vittima di uno scandalo e le cui numerose bugie hanno fatto notizia sin dalla sua elezione lo scorso anno, è stato arrestato e incriminato ieri dai procuratori federali.
Il rappresentante George Santos si è dichiarato non colpevole di sette capi d’accusa per frode telematica, tre capi d’accusa per riciclaggio di denaro, un capo d’accusa per furto di fondi pubblici e due capi d’accusa per aver fatto dichiarazioni materialmente false alla House of Representatives.
Arrestato mercoledì mattina, Santos si è dichiarato colpevole dell’accusa di 13 capi d’imputazione durante un’udienza a Central Islip, sulla Long Island di New York, nel pomeriggio.
Santos è stato rilasciato con una cauzione di 500.000 dollari e gli è stato ordinato di comparire in tribunale il 30 giugno.
Questo atto d’accusa mira a ritenere Santos responsabile di vari presunti schemi fraudolenti e sfacciate dichiarazioni false […] Nel complesso, le accuse contenute nell’atto d’accusa accusano Santos di essersi affidato a ripetute disonestà e inganni per salire nelle aule del Congresso e arricchirsi […] Ha usato contributi politici per riempirsi le tasche, ha chiesto illegalmente sussidi di disoccupazione che sarebbero dovuti andare ai newyorkesi che avevano perso il lavoro a causa della pandemia e ha mentito alla Camera dei RappresentantiBreon Peace, Dipartimento di Giustizia del Distretto Orientale di New York
L’accusa accusa Santos di aver frodato i donatori durante il suo successo elettorale, trasferendo il denaro sul proprio conto e usandolo per pagare debiti personali e comprare abiti firmati.
Il 34enne è anche accusato di aver incassato sussidi di disoccupazione a cui non aveva diritto durante la pandemia di coronavirus, prima della sua elezione al Congresso.
I procuratori sostengono che abbia intascato 24.000 dollari di indennità mentre guadagnava 120.000 dollari all’anno presso una società di investimenti con sede in Florida.
Inoltre, sostengono che Santos abbia presentato alla House of Representatives dichiarazioni finanziarie che sovrastimavano il suo patrimonio e le sue entrate.
Se condannato, Santos rischia una pena massima di 20 anni di carcere per i capi d’accusa più gravi.
Santos ha ammesso di aver falsificato gran parte della sua biografia, compreso il suo vero nome, la sua religione – ha falsamente dichiarato di essere ebreo – la sua formazione scolastica e la sua storia lavorativa quando si è candidato l’anno scorso per un seggio alla Camera che rappresenta alcune zone di Long Island, New York.
È stato anche accusato di molestie sessuali nei confronti di un uomo a cui il suo ufficio avrebbe offerto un lavoro, poi annullato quando l’uomo ha rifiutato le avances di Santos.
Santos è stato invitato a dimettersi dagli elettori, da alcuni colleghi repubblicani e dai democratici del Congresso, ma finora ha rifiutato.
In un’intervista rilasciata all’inizio dell’anno al conduttore televisivo Piers Morgan, Santos ha ammesso alcune bugie sul suo curriculum.
Ha detto: “Sono stato un terribile bugiardo” su alcune questioni.
“Non si trattava di ingannare il popolo, ma di farsi accettare dal partito”George Santos, deputato della House of Representatives statunitense
