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badenoch nuova leader Tory: riuscirà a unire un partito lacerato?

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Il partito Conservatore britannico, dopo anni di scontri interni e scandali politici, ha scelto sabato la candidata “anti-woke” Kemi Badenoch come nuova leader, segnando un evento storico: è la prima persona nera a guidare uno dei principali partiti del Regno Unito. Ma ora la vera battaglia di Badenoch inizia. La combattiva ex ministra per le pari opportunità deve affrontare l’immane sfida di riunire un partito lacerato e indebolito, uscito rovinosamente dal potere lo scorso luglio dopo 14 anni di dominio.

Badenoch, 44 anni, ha battuto il rivale Robert Jenrick, ex ministro dell’immigrazione, conquistando il 57% dei voti tra i membri del partito. Un trionfo che ha descritto come un “enorme onore“, pur riconoscendo subito che “il compito che ci attende è arduo“. Con una determinazione implacabile ha dichiarato: “Dobbiamo essere onesti sul fatto che abbiamo commesso errori e abbiamo lasciato che gli standard calassero“. Poi ha esortato: “Ora è il momento di mettersi al lavoro, di rinnovare “.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Il Primo Ministro Keir Starmer ha pubblicato su X (ex Twitter) un messaggio di congratulazioni, definendo l’elezione di Badenoch come “un momento di orgoglio per il nostro paese“. L’ex leader Rishi Sunak ha elogiato la sua successione, definendola una “superba leader“, mentre l’ex primo ministro Boris Johnson ha esclamato: “Porta quella carica di energia di cui i Conservatori hanno un disperato bisogno “.

Ora Badenoch sarà il volto dell’opposizione, sfidando ogni mercoledì Starmer ai Question Time del Parlamento. Ma sarà a capo di un gruppo di deputati Tory decisamente ridimensionato dopo l’ultima, disastrosa performance elettorale del partito. Per riconquistare la fiducia degli elettori, dovrà frenare l’esodo di consensi verso il partito di destra Reform UK, guidato dal leader pro-Brexit Nigel Farage.

Una leader che “non si nasconde”

Nata a Londra da genitori nigeriani e cresciuta a Lagos, Badenoch è decisa a riportare il partito su valori conservatori più rigidi, criticando il cambiamento progressivo su questioni come l’identità di genere. Si descrive come una “persona che dice le cose come stanno“, ma questo approccio diretto ha scatenato non poche polemiche durante la campagna elettorale. Ha suscitato critiche dopo aver definito “eccessiva” l’indennità di maternità per le piccole imprese e ha alimentato ulteriori controversie scherzando che fino al 10% dei 500.000 dipendenti pubblici britannici “dovrebbero essere in prigione“. Sul tema dell’immigrazione, ha dichiarato che “non tutte le culture sono ugualmente valide ” quando si tratta di decidere chi dovrebbe vivere nel Regno Unito.

Jenrick, 42 anni, che aveva anche lui assunto una posizione dura su questo tema, si era dimesso dal ruolo di ministro dell’immigrazione nel governo Sunak, dichiarando che il controverso piano di deportare i migranti in Ruanda non era sufficientemente incisivo.

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Eletta in Parlamento nel 2017, Badenoch è emersa rapidamente dal nulla fino a diventare il leader del secondo partito più grande del Paese. Sostenitrice della Brexit, ha costruito la sua reputazione come critica accanita della “politica dell’identità”.

Nel libro “Blue Ambition“, una biografia scritta dal conservatore Michael Ashcroft, Badenoch viene descritta come “radicalizzata” verso la destra durante gli anni universitari nel Regno Unito. Ashcroft riporta come Badenoch vedesse gli attivisti studenteschi come “l’élite metropolitana privilegiata in fase di formazione “.

Nonostante le critiche al suo stile schietto, Badenoch ha ribadito che non si farà intimidire: “Non sono una timida, e spesso le persone presentano i tuoi punti di forza come punti di debolezza “.

Prima di entrare in politica circa dieci anni fa, Badenoch ha lavorato nell’IT e nel settore bancario, arrivando poi a vincere un seggio nell’Assemblea di Londra nel 2015. Eletta in Parlamento due anni dopo, ha goduto del sostegno dei pesi massimi del partito, tra cui Michael Gove, mentre assumeva incarichi ministeriali durante la fase finale dei 14 anni di governo dei Conservatori.

Foto: AFP

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