Connect with us

Tecnologia

Ponti maltesi sotto esame: l’automazione può davvero rivoluzionare la sicurezza?

Published

on

Un’ombra grava sulle infrastrutture di Malta: i ponti, fondamentali per il traffico e gli spostamenti, nascondono problemi critici di sicurezza e manutenzione. Ma una svolta tecnologica potrebbe riscrivere le regole del gioco: l’automazione promette di rivoluzionare il settore, salvando vite e migliorando l’efficienza.

I ponti non sono solo strutture funzionali, ma simboli di progresso. Colmano distanze, agevolano il commercio e migliorano la vita quotidiana. Tuttavia, costruirli e mantenerli comporta rischi enormi, specialmente per i lavoratori. Tra il 2022 e il 2023, il 55% delle 20 morti sul lavoro a Malta è avvenuto nel settore delle costruzioni. Un dato allarmante che evidenzia la necessità di un cambiamento.

Ed è proprio qui che l’automazione si presenta come la soluzione: maggiore efficienza, meno rischi per i lavoratori e una qualità superiore nei lavori.  I paesi sviluppati hanno già iniziato a modernizzare il settore delle costruzioni con tecnologie avanzate, e Malta può trarne enorme beneficio.

Il ponte Manwel Dimech a St. Julians è un esempio emblematico. Durante la sua ricostruzione e manutenzione avvenuta dieci anni fa, il traffico è stato un incubo per i cittadini. “L’utilizzo dell’automazione potrebbe non solo ridurre i tempi di costruzione, ma anche garantire interventi tempestivi e minimizzare i disagi” , sottolineano gli esperti. Robot e intelligenza artificiale potrebbero fornire ispezioni e manutenzione predittiva, rilevando e riparando guasti prima che diventino problemi seri.

“Automazione significa anche sicurezza” : meno esposizione a operazioni pericolose per i lavoratori e risparmi significativi grazie alla riduzione di errori umani e sprechi. Inoltre, un uso più preciso dei materiali riduce l’impatto ambientale, accorciando i tempi di costruzione e le emissioni di carbonio.

Le opportunità economiche sono altrettanto impressionanti: risparmi per il governo e per il pubblico, oltre a nuovi posti di lavoro qualificati legati alla gestione dei sistemi automatizzati. “Questa evoluzione non elimina posti di lavoro, li trasforma”, affermano gli addetti ai lavori.

Advertisement

Per concretizzare questo futuro, l’Università di Malta, in collaborazione con l’Università di Zhejiang in Cina, sta sviluppando un progetto pionieristico chiamato DiHICS. Utilizzando robot arrampicatori e droni, questa iniziativa mira a monitorare la salute delle strutture in calcestruzzo dei ponti in aree costiere. “L’obiettivo è rivoluzionare il modo in cui i ponti vengono ispezionati, costruiti e mantenuti” , spiega il team. Il progetto, finanziato dal SINO-MALTA Fund 2023 Call, rappresenta un balzo in avanti per Malta.

Il futuro delle infrastrutture maltesi potrebbe essere più sicuro, efficiente e sostenibile di quanto avremmo mai immaginato.

Foto: Matthew Mirabelli

Continue Reading