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Manica di fuoco: migrazioni record mettono Starmer alle corde

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Un’ondata impressionante di migranti irregolari ha travolto il Regno Unito nel 2024, con migliaia di persone che hanno rischiato la vita per attraversare il pericoloso Canale della Manica a bordo di fragili imbarcazioni. Una situazione che ha messo in seria difficoltà il Primo Ministro Keir Starmer, eletto a luglio, e lo ha costretto a fronteggiare una delle crisi migratorie più gravi degli ultimi anni.

I dati parlano chiaro: “36.816 persone sono state intercettate nel Canale lo scorso anno, un aumento del 25% rispetto ai 29.437 del 2023”, secondo le cifre preliminari del Ministero degli Interni britannico. Sebbene inferiore al picco di 45.774 migranti registrato nel 2022, il numero dello scorso anno è comunque allarmante. E il prezzo umano di questo viaggio disperato è stato devastante: almeno “76 vite perse in circa 20 incidenti” , rendendo il 2024 l’anno più mortale mai registrato per chi tenta questa rotta.

Starmer ha subito preso provvedimenti per arginare questa tragedia umana, cancellando il controverso piano dei Conservatori che prevedeva di deportare i migranti irregolari in Rwanda, definendolo “una trovata pubblicitaria”. Al suo posto, ha promesso di “distruggere le gang” di trafficanti che orchestrano questi pericolosi attraversamenti, descrivendole come una “minaccia globale alla sicurezza, simile al terrorismo” .

Nel frattempo, ha avviato collaborazioni con paesi come Germania e Iraq per rafforzare le azioni contro i trafficanti, creando anche un nuovo Comando per la Sicurezza delle Frontiere. “In termini di ciò che il governo sta facendo, è troppo presto per dire se il loro approccio stia avendo un impatto”  ha dichiarato Madeleine Sumption, direttrice dell’Osservatorio delle Migrazioni dell’Università di Oxford.

Le cifre mostrano che, dal 2018, oltre 150.000 persone hanno raggiunto le coste britanniche in barca. L’anno scorso, i migranti afgani sono stati il gruppo più numeroso, rappresentando il 17% del totale, seguiti da vietnamiti, iraniani e siriani. Particolarmente preoccupante è l’aumento dei migranti vietnamiti, che sono passati dal 5% del 2023 al 13% tra gennaio e settembre 2024. Secondo Sumption, “spesso non è possibile individuare una causa precisa per le fluttuazioni nei numeri” , ma l’aumento registrato nell’ultima parte dell’anno, tradizionalmente un periodo di calo a causa del maltempo, suggerisce una situazione in costante peggioramento.

Questa crisi si intreccia con un altro dato preoccupante: l’immigrazione legale ha raggiunto livelli record, con una stima di 728.000 nuovi arrivi fino a giugno 2024. Un fatto che rischia di minare ulteriormente la fiducia nel governo, soprattutto considerando che durante il referendum del 2016 i sostenitori della Brexit avevano promesso che il Regno Unito avrebbe “ripreso il controllo delle proprie frontiere”.

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Starmer si trova ora a fronteggiare non solo la sfida di ridurre i numeri dell’immigrazione, ma anche quella di frenare l’ascesa dell’estrema destra di Nigel Farage e del suo partito Reform UK, che ha ottenuto un successo senza precedenti alle elezioni di luglio.

Foto: AFP

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