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Malta

Vella rilancia: asta decisiva per la statua di Santa Marija

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Per oltre tre decenni, Wistin Vella ha stracciato la concorrenza in un’asta fuori dal comune, accaparrandosi ogni anno il privilegio di portare la statua di Santa Marija durante la celebre festa di Mġarr. Lo scorso anno, la sua famiglia ha sborsato la cifra astronomica di 15.000 euro, ma per l’asta di questa domenica, Vella è deciso a rilanciare ancora di più. Un’offerta che lascia senza fiato, motivata non solo dalla devozione, ma da un profondo “_atto di carità_” che da decenni sostiene la comunità.

Questa tradizione, risalente al 1923, ha radici profonde nella storia del villaggio. È da allora, infatti, che la gara per aggiudicarsi l’onore di portare la statua coinvolge tutto Mġarr, ma una cosa è rimasta immutata: la vittoria sembra appartenere sempre alla famiglia Vella, che ogni anno fissa un obiettivo irraggiungibile per chiunque altro.

“Non sappiamo chi e quanto offriranno gli altri,”  ammette Vella, consapevole che la battaglia all’asta si gioca spesso tra pochi gruppi agguerriti. Anche se la sua squadra di cugini ha già deciso un tetto massimo per questa domenica, lui mantiene il massimo riserbo sull’importo esatto.

La storia di questa straordinaria asta ha inizio oltre un secolo fa, quando il nonno di Vella contribuì personalmente all’acquisto della statua dell’Assunzione di Maria, ordinata dalla Francia attraverso un agente di Valletta. Da allora, l’offerta è passata di mano all’interno della famiglia, prima a uno zio e poi a Wistin, che da trent’anni non ha mai mancato di aggiudicarsi il prezioso onore.

Nel 2022, in occasione del centenario della statua, la famiglia Vella ha fatto saltare il banco, offrendo una cifra record di 46.000 euro pur di poterla portare in processione. Una somma che fa impallidire il precedente record di 17.000 euro, fissato nel 2019, quasi il doppio di quanto era stato offerto vent’anni prima.

Vella è determinato a continuare la tradizione, ma “lo sapremo solo in quei 15 minuti a mezzogiorno di domenica”, dice, lasciando trasparire la tensione e l’emozione che si vivono in quei momenti. Dopo l’Angelus, centinaia di parrocchiani di Mġarr si radunano sul sagrato della chiesa per assistere a un’asta al cardiopalma, in cui i gruppi si contendono a suon di offerte la possibilità di portare la statua.

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Se i 12 membri della famiglia Vella vinceranno ancora una volta, si ritroveranno in chiesa alle 17:30 per poi sollevare, con immensa devozione, la statua di 800 kg lungo il percorso di tre miglia della processione serale. Il gruppo è composto da otto portatori e quattro persone che manovrano i forċini – pali di legno con una forcella metallica – per sostenere la statua quando i portatori hanno bisogno di una pausa.

Nonostante l’importanza dell’evento, Vella racconta come i membri del gruppo siano pronti a cedere il proprio posto a chi ne ha più bisogno. La tradizione è sacra, ma altrettanto lo è la solidarietà tra i partecipanti. Al di là del significato religioso, Vella tiene a sottolineare il motivo benefico che anima l’asta: il parroco destina parte del denaro raccolto a cause caritatevoli, mentre un’altra porzione dei fondi sarà utilizzata per i lavori di ristrutturazione della sagrestia.

Alla domanda se portare la statua sia un sacrificio, un modo per dire grazie o per chiedere una grazia, Vella risponde con una semplicità disarmante: “Quando la portiamo, ci sentiamo molto grati” .

La festa di Santa Marija si celebra a Mġarr la prima domenica dopo il 15 agosto.

Foto: Facebook/Festa Santa Marija Mġarr
Foto: Facebook/Wistin Vella

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