In data odierna, un giovane ha ammesso in tribunale di aver inviato un messaggio minatorio alla madre dopo che questa aveva ignorato i suoi precedenti messaggi in cui le chiedeva se lo amava ancora.
L’incidente è avvenuto lunedì, quando il 22enne, corriere Qrendi, ha inviato un messaggio alla madre chiedendole: “Mi ami ancora?”.
La madre apparentemente non ha risposto, provocando altri messaggi sulla stessa linea da parte del figlio.
Sentendosi disprezzato e volendo attirare l’attenzione della madre, il giovane ha inviato un ultimo messaggio.
“Ti ammazzo”, ha scritto.
Questo messaggio ha spinto la madre a denunciare il fatto alla polizia, facendo scattare le indagini che oggi hanno portato all’arresto del figlio.
Il giovane, il cui nome non viene divulgato per ordine del tribunale, ha ammesso di aver fatto temere alla madre di essere violento, di averla insultata e minacciata e di aver abusato di apparecchiature di comunicazione elettronica.
Il suo avvocato, Jason Azzopardi, ha spiegato che l’accusato soffre di ADHD, disturbo da deficit dell’attenzione 0 iperattività.
Sebbene vivesse con il padre, aveva il sostegno dei parenti che erano tutti presenti in tribunale.
La sentenza è stata rinviata in attesa di una relazione preliminare al processo, come richiesto dal suo avvocato.
La richiesta di libertà provvisoria è stata accolta dal tribunale a fronte di una cauzione minima di 200 euro, una garanzia personale di 3.800 euro, la firma settimanale del libretto di cauzione e il coprifuoco.
“Hai una sola madre. Abbi cura di lei”, ha consigliato il magistrato Joseph Mifsud, mentre il giovane annuiva in segno di comprensione.
L’ispettore Audrey Micallef ha condotto l’accusa.
L’avvocato Jason Azzopardi era il difensore.
