Il governo dovrebbe intraprendere un’accurata riforma dei consigli locali per renderli più inclusivi dal punto di vista del genere, ha dichiarato martedì la commissaria per l’Uguaglianza Renee Laiviera.
Mentre Malta si prepara alle elezioni comunali dell’8 giugno, lo stesso giorno in cui si terranno le elezioni del Parlamento europeo, Laiviera ha affermato che i candidati alle urne non sono abbastanza numerosi.
“La nostra sfida più grande non è che la gente non vota per le candidate donne, ma la mancanza di candidati che siano donne”, ha detto.
I dati presentati da Laiviera nell’ambito di un rapporto sulla rappresentanza femminile nei consigli locali mostrano che il numero di donne candidate ai consigli locali e di consiglieri eletti è simile.
Le donne costituivano il 26% dei candidati alle ultime elezioni comunali, mentre il 25,6% dei consiglieri eletti sono donne.
Secondo il rapporto, La Valletta, Vittoriosa, Żebbuġ, Dingli, Għajnsielem, Ta’ Kerċem, Nadur e Xagħra hanno solo consiglieri maschi.
Żejtun, invece, ha più donne che uomini nel suo consiglio.
Laivera stava presentando una serie di raccomandazioni fatte dalla Commissione nazionale per la promozione dell’uguaglianza per aumentare la partecipazione delle donne nel governo locale.
Quattro raccomandazioni erano rivolte al governo, tre ai partiti politici e due all’Associazione dei Consigli locali.
La creazione di politiche e strutture di supporto in grado di prevenire e affrontare gli abusi online e offline dei consiglieri locali, compresi gli abusi sessuali, è uno dei modi in cui il governo intende raggiungere questo obiettivo.
Modificare l’orario e il formato delle riunioni dei consigli locali e la retribuzione dei consiglieri e dei sindaci sono altri modi in cui il governo può raggiungere questo obiettivo, si legge nel rapporto.
Secondo un’altra raccomandazione, le elezioni suppletive dovrebbero essere eliminate e i consiglieri che si dimettono dal loro posto dovrebbero essere sostituiti per cooptazione.
“Ogni volta che i posti vacanti nei consigli locali devono essere occupati direttamente da persone scelte dai partiti politici – e non attraverso un processo di elezione – i partiti dovrebbero dare priorità alla scelta di persone del sesso sottorappresentato per tali posti”, si legge nel rapporto.
Dovrebbe essere eliminata anche la tassa di registrazione di 90 euro per presentare una candidatura.
I partiti politici dovrebbero avere liste più equilibrate di donne e uomini candidati alle elezioni locali e “un’adeguata visibilità” dovrebbe essere data ai candidati al consiglio locale del sesso sottorappresentato, sui media e negli eventi di partito, raccomanda il rapporto.
Il viceministro dei Consigli locali, Alison Zerafa Civelli, ha dichiarato che il governo attuerà presto una riforma legislativa per eliminare la tassa di registrazione per i candidati e lavorerà per attuare le altre riforme.
La ministra per l’Uguaglianza Rebecca Buttigieg ha dichiarato che il Partito Laburista ha un buon numero di candidate donne per le prossime elezioni comunali di giugno.
