Ogni ottobre, il Ministro delle Finanze scende in campo e presenta un’interminabile lista di promesse e progetti per il Paese, pronti ad essere realizzati con il denaro dei contribuenti. Ma cosa succede a queste grandi idee una volta che il bilancio è stato approvato? Quante di queste proposte ambiziose vedono davvero la luce?
Quando il Ministro Clyde Caruana elencherà l’ennesima serie di impegni nel prossimo discorso di bilancio, molti ricorderanno le promesse scintillanti degli anni scorsi. Progetti che dovevano rivoluzionare Malta, ma che oggi sembrano dimenticati e lasciati al passato.
Il sogno della metropolitana sotterranea
Tra tutte, la metropolitana è forse la promessa più audace e, al contempo, disattesa. Nel 2021, con le elezioni in avvicinamento, il governo lanciò l’idea di un sistema di trasporto di massa per collegare l’isola. Un progetto visionario, che includeva tre linee e 25 stazioni, accolto con entusiasmo. Ma già nel suo discorso, l’allora Ministro Edward Scicluna usava parole prudenti, quasi a lasciare intuire che il sogno della metro potesse rimanere tale: la prima fase di studi era conclusa, ma bisognava attendere i risultati degli studi geotecnici per verificarne la fattibilità. Oggi sappiamo la risposta: quel progetto è svanito poco dopo le elezioni.
Colonnine elettriche mai decollate
La battaglia per la riduzione delle emissioni, con l’UE che incalza, si giocava anche sulla diffusione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Nel 2020, il governo annunciava l’installazione di 130 colonnine, con un traguardo di 1.200 entro il 2022. Eppure, dopo quasi tre anni, “solo 372” colonnine sono state installate, ben lontane dall’obiettivo proclamato. Una promessa che sembra essersi fermata per strada, proprio come molti dei veicoli elettrici che avrebbero dovuto ricaricarsi.
Parchi verdi in stand-by
Gli spazi verdi dovevano diventare il nuovo cuore di Malta, ma molti di questi progetti sono ancora bloccati. Alcuni parchi, come quello di Bengħajsa e Ta’ Qali, sono stati effettivamente inaugurati, ma altri – come il giardino sopraelevato di Santa Venera – sono rimasti solo sulla carta, ingabbiati nella burocrazia. “I primi bandi di gara”, secondo quanto riferito, “sono previsti per il prossimo anno”
. Il tanto atteso Parco Inwadar, destinato a trasformarsi in un bosco grande quasi quanto Buskett, era stato annunciato nel 2022 con l’obiettivo di completarlo entro cinque anni, ma con soli due anni rimanenti il silenzio sul progetto è assordante.
Recupero del territorio: un progetto traballante
Anche i progetti di bonifica del territorio sembrano essersi persi per strada. La zona di Xgħajra, considerata l’unica area adatta per interventi di recupero, è stata menzionata nel bilancio del 2023 come il punto di partenza per iniziare il percorso di trasformazione. Tuttavia, ad oggi, poco o nulla è cambiato, e le autorità sembrano muoversi a passo di lumaca, lasciando spazio a “proposte” indefinite e discusse dietro porte chiuse.
SPED: una revisione senza fine
La revisione dello Strategic Plan for the Environment and Development (SPED) era già in programma nel 2020, eppure, dopo quattro anni e vari cambi di ministri, il piano rimane in una fase di “preparazione”. La promessa di una “consultazione pubblica nei prossimi mesi”
è diventata un miraggio per chi sperava in una svolta concreta per la pianificazione urbana di Malta.
Un villaggio per il carnevale, una nuova metropolitana e un complesso sportivo bloccati
Il tanto pubblicizzato villaggio del carnevale, apparso per la prima volta nel bilancio del 2021, è ancora un’idea ferma sulla carta. E la nuova metropolitana prevista presso Portes des Bombes? Anche questa proposta sembra essersi dissolta nell’aria, nonostante il progetto includesse un caffè sotterraneo e parcheggi per biciclette. Altrettanto incerto è il destino del complesso sportivo all’Università di Malta, una struttura che doveva includere piste da corsa, campi da calcio e spazi per le arti performative. Anche questo progetto sembra essere stato accantonato, probabilmente a causa delle polemiche legate alla costruzione di un parcheggio sotterraneo.
Foto: Chris Sant Fournier, Matthew Mirabelli, PA