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Malta

I giornalisti ringraziano la polizia, condannano gli insulti durante la copertura del caso Vitals

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Oltre a una forte presenza di polizia, a ogni reporter è stato assegnato un agente di polizia per la protezione. Foto: Matteo Mirabelli

L’Istituto per i giornalisti maltesi giovedì ha ringraziato la polizia per aver protetto i reporter che questa settimana hanno seguito la storica udienza di Joseph Muscat e dei suoi ex luogotenenti.

L’Istituto ha anche criticato i disturbatori che si sono riuniti a sostegno degli imputati fuori dal tribunale e hanno lanciato insulti ai giornalisti.

L’ex premier Joseph Muscat, l’ex capo di gabinetto dell’OPM Keith Schembri e l’ex ministro Konrad Mizzi si sono dichiarati non colpevoli di corruzione e altri reati. I tre erano tra le 14 persone e le nove società accusate durante una lunga seduta del tribunale.

Per tutto il giorno, centinaia di persone hanno trascorso ore fuori dall’edificio del tribunale per mostrare il loro sostegno all’ex premier PL.

Altre 14 persone, due società e uno studio legale – tra cui l’ex ministro Chris Fearne e il governatore della Banca Centrale Edward Scicluna – sono stati accusati in tribunale durante una seduta di 11 ore

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In una dichiarazione di giovedì, l’IĠM ha ringraziato le Forze di Polizia di Malta per aver garantito che i membri dei media che si occupavano dei casi lavorassero in un ambiente sicuro e avessero la massima protezione durante lo svolgimento delle loro mansioni.

Il feedback ricevuto dall’IĠM è stato molto positivo e l’istituto ha dichiarato di essere ansioso di collaborare con la polizia per iniziative future simili.

L’IĠM stesso ha dato il via all’iniziativa scrivendo al Commissario di Polizia per garantire la sicurezza dei giornalisti durante gli eventi, che si prevedeva avrebbero attirato una folla nella capitale.

L’IĠM ha anche ringraziato l’amministrazione del tribunale per aver garantito ai giornalisti la possibilità di seguire i processi dall’interno dell’aula.

“Pur prendendo atto dell’assenza di incidenti fisici che hanno coinvolto membri dei media, l’IĠM condanna gli insulti ai giornalisti da parte di membri del pubblico.

“L’Istituto ritiene che questo sia il risultato diretto di un clima di odio istigato contro i giornalisti dalle massime autorità”

L’istituto ha nuovamente chiesto di “fermare immediatamente la propagazione dell’odio nei confronti dei giornalisti, facendoli apparire come nemici del popolo”.

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I giornalisti stanno solo svolgendo il loro lavoro di vigilanza e dovrebbero avere la piena libertà di farlo senza alcun timore o intimidazione”, ha aggiunto IĠM.

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