Connect with us

Malta

borg e mizzi davanti al giudice: il volto nascosto dell’impero del noleggio auto

Published

on

Christian Borg, l’imprenditore del noleggio auto che ha fatto scalpore, si è presentato in tribunale martedì pomeriggio dichiarandosi non colpevole di riciclaggio di denaro e frode fiscale. Ma non era solo: al suo fianco, la giovane fidanzata Monique Mizzi e sei delle sue società, tutte trascinate in un turbine di accuse che lasciano senza fiato.

Questo trentunenne di St Julian’s, già noto per le sue controverse attività imprenditoriali, è stato accusato insieme alla ventiseienne Mizzi di Paola e a una lista impressionante di società, tra cui Princess Construction Limited e No Deposit Cars Limited. L’accusa? Un intricato schema di riciclaggio di denaro e cospirazione criminale che si estende anche a frode fiscale, dichiarazioni false e guadagni illeciti ai danni del governo.

L’indagine, scaturita da una richiesta del dipartimento IVA, ha rivelato dettagli scioccanti: Borg avrebbe emesso fatture per “centinaia di migliaia di euro” , chiedendo rimborsi IVA su spese che lasciano più di un dubbio. Secondo l’ispettore Tonjoe Farrugia, la frode ammonterebbe a milioni di euro, un danno incalcolabile per il dipartimento IVA.

La gravità delle accuse ha spinto la pubblica accusa a chiedere un ordine di congelamento di tutti i beni degli imputati, un’azione necessaria per fermare il flusso di denaro sospetto. In base alle recenti modifiche di legge, l’importo specifico da congelare sarà determinato nei prossimi 90 giorni.

Nonostante la richiesta di libertà su cauzione da parte della difesa, il rischio di inquinamento delle prove ha reso impossibile accettarla. L’avvocato dell’AG, Francesco Refalo, ha messo in guardia il tribunale: molti cittadini che “inconsapevolmente”  hanno aiutato Borg rischiano di essere coinvolti, e non tutti hanno ancora testimoniato.

L’avvocato della difesa, Stephen Tonna Lowell, ha tentato di smontare le accuse, sottolineando che Borg e Mizzi sapevano dell’indagine da tempo e avevano rispettato tutte le condizioni della cauzione della polizia. Inoltre, Mizzi, una madre che non ha mai avuto problemi con la legge, rappresenta un caso a parte.

Advertisement

Alla fine, il magistrato Elaine Rizzo ha concesso la cauzione, vista la sicurezza delle prove già raccolte. Borg dovrà pagare un deposito di €35,000 e fornire una garanzia personale di €60,000, mentre Mizzi dovrà versare €15,000 con una garanzia di €40,000.

La causa sarà condotta dagli avvocati dell’AG Francesco Refalo, Rebekah Spiteri e Mauro Abela, insieme agli ispettori Robert Azzopardi e Tonjoe Farrugia.

Foto: [Archivio Times of Malta]

Continue Reading