venerdì, Maggio 17, 2024
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La tempesta sanitaria in Europa

La pandemia ha rivelato la fragilità dei sistemi sanitari e l’importanza di una forza lavoro sanitaria robusta e resiliente.

La mancanza di interventi da parte dei decisori politici per affrontare le sottostanti fragilità strutturali nella maggior parte dei sistemi sanitari europei espone milioni di cittadini a rischi evitabili per la vita. La crisi COVID è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso nei sistemi sanitari.

Le cause sottostanti dell’attuale crisi sono ben note ai decisori politici. Un recente rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sostiene che l’invecchiamento rapido della popolazione europea e della forza lavoro sanitaria, l’aumento delle malattie croniche e gli effetti dei problemi COVID, i cambiamenti nel mercato del lavoro con una mobilità e migrazione dei lavoratori sempre più complessa e il sottoinvestimento dei governi nel settore potrebbero portare a un’imminente collasso in aree cruciali dei sistemi sanitari dei paesi.

Le maggiori economie europee affrontano le conseguenze più gravi dell’attuale bomba a orologeria sanitaria. Nonostante un numero storicamente alto di operatori sanitari in tutta Europa, i sistemi sanitari nazionali faticano a far fronte alla crescente domanda di assistenza sanitaria.

In Francia e in Spagna ci sono meno medici rispetto al 2012. In un terzo dei paesi europei, almeno il 40% dei medici ha più di 55 anni. Alcuni professionisti medici anziani si stanno spostando nel settore privato, dove le condizioni di lavoro sono più favorevoli e le retribuzioni più alte.

In Germania, come nella maggior parte degli altri paesi europei, le liste d’attesa per interventi chirurgici non critici si stanno allungando, privando spesso i pazienti della possibilità di migliorare la loro qualità di vita. Alcuni ospedali in Germania hanno temporaneamente chiuso i reparti di pronto soccorso a causa della mancanza di medici e infermieri.

L’OMS esorta i governi a “migliorare i meccanismi di fornitura di operatori sanitari“. Ciò implica rendere le professioni mediche più attraenti per i giovani attraverso una formazione migliorata e migliori condizioni di lavoro.

Hans Henri Kluge, direttore regionale dell’OMS per l’Europa, sostiene che: “Non possiamo più aspettare per affrontare le urgenti sfide che la forza lavoro sanitaria sta affrontando. La salute e il benessere delle nostre società sono in gioco – non c’è semplicemente tempo da perdere.”

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