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L’Associazione dei Banchieri di Malta si Impegna per un Settore Bancario Proattivo e Responsabile

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Membri dell’Associazione dei Banchieri di Malta (MBA) durante uno dei loro eventi. L’Associazione dei banchieri di Malta (MBA) ha dichiarato di aver attraversato un periodo molto impegnativo, portando a termine una ristrutturazione completa iniziata alla fine dello scorso anno.

Tra il 13 e il 14 aprile, l’MBA ha ospitato i membri in visita dell’Associazione bancaria estone e delle banche associate per un programma intensivo di due giorni. L’agenda si è concentrata principalmente su AML, CFT, crimini finanziari e monitoraggio delle sanzioni, e si sono tenuti anche incontri con la MFSA, l’FIAU, l’Organismo di Monitoraggio delle Sanzioni, specialisti del settore e banche associate all’MBA .

Per la prima volta in assoluto, l’MBA ha organizzato un programma di formazione specificamente concepito per i direttori non esecutivi (NED) delle banche. L’evento, tenutosi il 5 e 6 giugno, è stato preparato in collaborazione con l’Institute of Financial Services (IFS) di Malta e il London Institute of Banking & Finance (LIBF) e supportato dalla MFSA. Il programma è stato tenuto da Andrew Cunningham del LIBF , specialista in corporate governance, rischio e regolamentazione bancaria. Quasi 40 partecipanti hanno preso parte all’evento di grande successo, che ha incluso anche una sessione di panel composta da esperti professionisti dei servizi finanziari.

Nel frattempo, l’MBA ha formalmente avviato una ristrutturazione delle sue operazioni e dei suoi flussi di lavoro per garantire una migliore copertura del settore dinamico in cui operano le banche associate. A tal fine, la MBA ha adottato un nuovo statuto che ha formalmente creato sei comitati permanenti composti da esperti che rappresentano tutte le banche associate .

Accogliendo questi sviluppi, il segretario generale della MBA Karol Gabarretta ha dichiarato: “Con l’attuazione pratica del nostro nuovo statuto e del processo di ristrutturazione, cerchiamo di rendere l’associazione più proattiva e reattiva alle esigenze delle nostre banche associate e dei mercati che servono. Ci auguriamo di tradurre tutto ciò in un maggior numero di attività di advocacy e di impegno per il bene del settore bancario, dell’industria dei servizi finanziari e del pubblico in generale”.

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