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Malta

Comprare casa a Malta: prezzi fuori controllo, ma c’è una sorpresa

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Negli ultimi vent’anni, comprare una casa a Malta è diventato un’impresa titanica per chi si affaccia per la prima volta sul mercato immobiliare… eppure, sorprendentemente, è rimasto alla portata. Un recente studio ha svelato che i prezzi delle case sono schizzati a livelli mai visti, distanziandosi sempre di più dai redditi medi delle famiglie. Ma ecco la sorpresa: nonostante tutto, il sogno della casa di proprietà sembra ancora a portata di mano.

I numeri parlano chiaro: all’inizio degli anni 2000, una coppia doveva destinare circa quattro volte il proprio reddito per acquistare una casa. Oggi? Quasi sei volte tanto. Per i single, la situazione è ancora più critica: se un tempo dovevano sborsare sette volte il loro stipendio per un’abitazione, oggi ne devono spendere quasi undici! Questo emerge dallo studio House purchase affordability for first-time buyers in Malta , che fotografa una realtà in cui acquistare casa sembra sempre più proibitivo.

Ma non è tutto oro quel che luccica… o forse sì? Nonostante questo salto vertiginoso dei prezzi, Brian Micallef, autore del rapporto e responsabile dell’Housing Authority, sorprende tutti affermando che l’accessibilità economica delle abitazioni non è peggiorata. Incredibile, ma vero. Micallef ha infatti sviluppato un innovativo Indice di Accessibilità Abitativa (HAI), studiato appositamente per i giovani acquirenti alla loro prima casa, coprendo l’arco temporale dal 2000 al 2022.

Secondo l’indice di Micallef, sebbene i prezzi delle case siano saliti alle stelle, l’accessibilità è rimasta pressoché invariata, se non addirittura migliorata.  Questo, spiega, grazie a tassi di interesse in continua discesa, almeno fino al 2022. Certo, ci sono state delle turbolenze, come il crollo dell’accessibilità a seguito della crisi finanziaria del 2008, ma complessivamente il mercato ha tenuto botta.

Tuttavia, l’indice HAI non tiene conto di alcune spese cruciali: i depositi e i costi notarili. Micallef riconosce che mettere da parte un deposito è tutt’altro che semplice, soprattutto senza il sostegno dei genitori. Per fare un esempio pratico, per un immobile dal valore di circa 217.000 euro, il deposito richiesto è di 21.000 euro – una cifra che rappresenta più di un anno di stipendio per molti. Eppure, nonostante questi ostacoli, Micallef non sembra credere che l’accessibilità delle abitazioni sia crollata.

Micallef sottolinea che Malta rimane una “nazione di proprietari”, con un tasso di proprietà stabile attorno all’80%. Tuttavia, avverte che la percezione di una crisi di accessibilità potrebbe essere aggravata se si confronta la situazione attuale con quella di gruppi di riferimento come i genitori o gli amici, oppure se si guarda solo alle medie generali, senza considerare le specifiche esigenze dei giovani acquirenti con redditi medio-bassi.

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Infine, Micallef avverte che l’era dell’inflazione bassa potrebbe essere giunta al termine, il che eserciterà ulteriori pressioni sull’accessibilità delle abitazioni. Propone quindi di abbandonare l’analisi basata sulle medie nazionali, concentrandosi invece sulla distribuzione dei redditi e dei prezzi delle case per valutare con maggiore precisione la reale accessibilità per i giovani acquirenti.

Foto: Chris Sant Fournier

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