Il mondo diplomatico è in subbuglio dopo la decisione shockante dell’OSCE di invitare il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov al vertice di Malta, in programma il 5 e 6 dicembre. La mossa ha scatenato un’ondata di critiche, con il vice ministro degli Esteri polacco Władysław Teofil Bartoszewski che non ha esitato a condannare l’invito, definendolo un errore imperdonabile.
Ma perché tanto scalpore? La presenza di Lavrov a Malta segna un momento delicatissimo: sarà il suo primo viaggio in un paese dell’Unione Europea da quando la Russia ha lanciato l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022. E non solo: diversi Stati membri dell’OSCE, tra cui Polonia e altri paesi europei, si sono opposti con forza alla sua partecipazione, unendosi al grido di condanna contro la brutale aggressione della Russia. Tuttavia, a sorpresa, la maggioranza dei 57 membri ha deciso di non sollevare obiezioni. Un dato che ha lasciato molti increduli.
Bartoszewski ha subito sottolineato che il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, sta seriamente valutando la sua posizione, mentre il clima di incertezza aumenta. “Diversi scenari”
, ha affermato il vice ministro polacco, lasciando intendere che una vera e propria protesta potrebbe concretizzarsi in uno dei seguenti modi: un abbassamento del livello della delegazione polacca, oppure un’uscita clamorosa di Sikorski durante l’incontro. Ma c’è chi scommette che un boicottaggio diretto sarà difficile da attuare.
A confermare l’inopportunità dell’invito, Bartoszewski non ha avuto peli sulla lingua: “La possibile presenza di Lavrov al vertice dell’OSCE a Malta sarebbe inappropriata, proprio come le telefonate del cancelliere tedesco Olaf Scholz a Vladimir Putin”
– un chiaro rimando alla difficoltà di conciliare dialogo e guerra, un aspetto che solleva non poche perplessità a livello internazionale.
Nel frattempo, le dinamiche di Malta si fanno sempre più intriganti. Fonti hanno rivelato che l’isola ha limitato il numero dei partecipanti alle delegazioni a sei persone. Lavrov sarà presente al pranzo del primo giorno, ma non potrà sedersi alla cena che affronterà il tema “l’aggressione russa contro l’Ucraina”. Un segnale forte e chiaro.
In seguito all’invasione dell’Ucraina, Lavrov è finito sotto sanzioni da parte degli Stati Uniti, dell’Unione Europea, del Regno Unito, del Canada, dell’Australia e del Giappone. Eppure, in qualità di ministro degli Esteri, ha ancora la possibilità di varcare i confini dell’UE, scatenando il disappunto di molti.
A Malta, oltre al potente ministro russo, sarà presente anche Andrii Sybiha, il ministro degli Esteri ucraino, e Anthony Blinken, il segretario di Stato degli Stati Uniti. Il conflitto in Ucraina sarà al centro dell’agenda e, secondo alcune voci, non è escluso che si possano tenere incontri bilaterali ai margini del summit. Ma la domanda che tutti si pongono è: i diplomatici russi e ucraini si siederanno mai insieme allo stesso tavolo?
Le misure di sicurezza saranno draconiane, dato che Malta ospiterà il più grande incontro internazionale della sua storia. Più di 2.000 funzionari pubblici e fornitori di servizi sono già impegnati nell’organizzazione del consiglio ministeriale, che si terrà al Malta Fairs and Conventions Centre di Ta’ Qali. La tensione è palpabile, e ogni mossa sarà scrutata con attenzione dai media di tutto il mondo.
Foto: AFP