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Israele invierà una delegazione per i negoziati sugli ostaggi di Gaza: PM

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Una famiglia palestinese si riunisce attorno a una stufa a legna di fortuna in un edificio danneggiato a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, il 4 luglio 2024. Foto: AFP

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato giovedì di aver accettato di inviare una delegazione per colloqui volti a garantire il rilascio degli ostaggi sequestrati negli attacchi del 7 ottobre.

In una dichiarazione rilasciata dopo i colloqui telefonici con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, l’ufficio di Netanyahu ha affermato che: “Il primo ministro ha aggiornato il presidente Biden sulla sua decisione di inviare una delegazione che continuerà i negoziati per la liberazione degli ostaggi”

Non è stato indicato dove la delegazione si sarebbe recata o quando sarebbe partita.

Nella sua lettura della telefonata, la Casa Bianca ha detto che Biden ha accolto con favore la decisione di far sì che i negoziatori israeliani “si impegnino” con i mediatori nel tentativo di “chiudere l’accordo”.

Netanyahu ha convocato per giovedì una riunione del gabinetto di sicurezza per discutere le nuove proposte inviate da Hamas attraverso i mediatori del Qatar.

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Hamas ha chiesto la fine dei combattimenti e il ritiro di Israele come preludio a qualsiasi accordo sugli ostaggi.

Israele ha risposto che non può esserci fine della guerra senza il rilascio degli ostaggi nel territorio palestinese. Netanyahu ha anche ripetutamente giurato che la campagna di Gaza non terminerà finché le capacità militari e governative di Hamas non saranno distrutte.

Hamas ha dichiarato mercoledì scorso di aver inviato nuove “idee” per un potenziale accordo e l’ufficio di Netanyahu ha detto che il governo le stava “valutando”.

Il Qatar, l’Egitto e gli Stati Uniti hanno svolto un’opera di mediazione tra le due parti e fonti vicine ai loro sforzi hanno detto che nelle ultime settimane c’è stata una nuova spinta per colmare le “lacune” tra i nemici.

A maggio Biden ha annunciato un percorso verso un accordo di tregua, proposto da Israele, che prevedeva una tregua di sei settimane per consentire i colloqui ed eventualmente un programma di ricostruzione della Gaza devastata.

“Ci sono importanti sviluppi nelle ultime proposte, con opzioni positive per entrambe le parti”, ha dichiarato un diplomatico informato sulle ultime proposte. “Questa volta gli americani sono molto seri”

La guerra è iniziata con l’attacco del 7 ottobre al sud di Israele che ha causato la morte di 1.195 persone, per lo più civili, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati israeliani.

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I militanti di Hamas hanno anche sequestrato 251 ostaggi, 116 dei quali rimangono a Gaza, tra cui 42 morti secondo l’esercito.

L’offensiva di rappresaglia di Israele ha ucciso almeno 38.011 persone, anch’esse per lo più civili, secondo i dati del ministero della Sanità del territorio gestito da Hamas.

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