Un colpo di scena destinato a far tremare gli equilibri mondiali: Joe Biden ha autorizzato l’Ucraina a utilizzare missili americani a lungo raggio contro obiettivi militari in Russia. La notizia, confermata da un alto funzionario statunitense a AFP
, segna una svolta epocale nella politica americana, accogliendo finalmente una richiesta cruciale di Kyiv.
Questo cambio di strategia non arriva per caso. Secondo The New York Times e The Washington Post, la decisione è stata presa in seguito al dispiegamento di circa 10.000 soldati nordcoreani in Russia, un atto che ha alzato drammaticamente la posta in gioco nel conflitto. “Una mossa del genere equivale a gettare benzina sul fuoco”
, ha dichiarato un analista di geopolitica.
Da mesi, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky spingeva per ottenere il via libera sull’uso degli ATACMS, micidiali missili in grado di colpire profondamente il territorio russo. Ma questa mossa non è priva di rischi. Il Presidente russo Vladimir Putin non ha tardato a lanciare il suo avvertimento: “Se questi missili verranno utilizzati contro la Russia, considereremo la NATO in guerra contro di noi”
. Un avvertimento che non lascia spazio a interpretazioni.
La scelta di Biden avviene in un momento politicamente delicato, con Donald Trump che si prepara a insediarsi alla Casa Bianca. Trump ha già promesso di risolvere il conflitto in soli “_24 ore_”, con negoziati che potrebbero comportare dolorose concessioni per l’Ucraina. Intanto, l’amministrazione uscente si affretta a utilizzare gli ultimi 6 miliardi di dollari approvati per l’assistenza a Kyiv, prima del passaggio di consegne il 20 gennaio.
La svolta americana potrebbe innescare un effetto domino tra gli alleati europei. Francia e Regno Unito, che hanno fornito missili a lungo raggio a Kyiv – rispettivamente Storm Shadow e SCALP – avevano finora trattenuto l’autorizzazione per colpire obiettivi in Russia senza il benestare degli Stati Uniti. Dall’altra parte, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha rifiutato categoricamente di consegnare i missili Taurus, temendo un’ulteriore escalation.
In un incontro recente, il Primo Ministro britannico Keir Starmer e il Presidente francese Emmanuel Macron hanno discusso su come rafforzare la posizione ucraina in vista dell’inverno. Macron, parlando dall’Argentina, è stato lapidario: “Putin non vuole la pace. È evidente che intende intensificare i combattimenti.”
Nel frattempo, il prezzo umano del conflitto continua a salire. Domenica, la Russia ha scatenato un massiccio attacco contro l’Ucraina, uccidendo 11 civili e colpendo duramente la fragile rete energetica del paese. “Da lunedì saranno attivate restrizioni energetiche d’emergenza”
, ha annunciato l’operatore statale, gettando un’ombra cupa sull’inverno imminente.
Credit: AFP