Connect with us

Malta

Quanto sono costati i progetti stradali? Il ministro delle Infrastrutture Bonett non lo dice

Published

on

Il ministro delle Infrastrutture Chris Bonett (a sinistra) visita i lavori stradali. Foto: Facebook

Il Ministro delle Infrastrutture Chris Bonett si è rifiutato di fornire informazioni su quattro progetti di lavori stradali martedì, nonostante gli siano state chieste informazioni molto specifiche sulle opere finanziate con fondi pubblici.

A Bonett è stato chiesto dalla sua controparte dell’opposizione di fornire dettagli su quattro diversi progetti di lavori stradali a Malta.

In ogni caso, il portavoce del PN per le infrastrutture Joe Giglio ha chiesto al ministro di indicare quando il progetto è iniziato, quando è terminato, quanto si prevedeva che costasse inizialmente e quanto è stato effettivamente speso per i lavori.

In ognuna di queste quattro occasioni, il ministro ha fornito una risposta banale che non divulgava nessuna di queste informazioni.

Ciascuno di questi progetti, ha detto Bonett al Parlamento, “fa parte del piano del governo di investire 700 milioni di euro senza precedenti in sette anni per migliorare le infrastrutture stradali”. Infrastructure Malta continua a realizzare un progetto dopo l’altro per preparare Malta al futuro; progetti che i governi precedenti al 2013 non avevano la volontà o la visione di realizzare”.

Advertisement

Giglio ha chiesto informazioni sui lavori di rifacimento della circonvallazione dell’Aeroporto Internazionale di Malta; Triq Manoel de Vilhena/Triq Carlo Manche a Gżira; Xatt ta’ Tigne a Gżira; e Triq San Ġwann, Ħamrun.

Tutti e quattro i progetti sono stati realizzati da Infrastructure Malta con i fondi dei contribuenti.

Il periodo di sette anni a cui il ministro ha fatto riferimento nella sua risposta banale è tecnicamente terminato questo mese; il progetto da 700 milioni di euro è stato la pietra miliare della campagna elettorale dei laburisti per le elezioni generali del giugno 2017.

Erskine May, il regolamento parlamentare britannico che costituisce la base della condotta e della procedura parlamentare, afferma esplicitamente che “i ministri dovrebbero essere il più aperti possibile con il Parlamento, rifiutando di fornire informazioni solo quando la divulgazione non sarebbe nell’interesse pubblico”.

Una sezione di quel libro che guida i ministri su come rispondere alle interrogazioni parlamentari nota anche che “le risposte dovrebbero essere utili e chiare e non semplicemente fare riferimento al materiale presente su un sito web ufficiale”.

È tuttavia improbabile che Bonett incorra in qualche problema per aver ignorato le interrogazioni parlamentari che gli sono state poste: Il Presidente della Camera Anġlu Farrugia ha ripetutamente concluso che il Presidente della Camera non ha il potere di obbligare i ministri a rispondere alle interrogazioni parlamentari, né di regolamentare il contenuto delle risposte dei ministri a tali interrogazioni.

Advertisement
Continue Reading