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L’ex capo della giustizia Said Pullicino si schiera pubblicamente al fianco del magistrato licenziato

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L’ex presidente della Corte Suprema Joseph Said Pullicino.

L’ex Presidente della Corte Suprema e Ombudsman, Joseph Said Pullicino, si è schierato pubblicamente a fianco del magistrato Gabriella Vella, che si trova ad affrontare le critiche del Primo Ministro e del suo predecessore, nonché di altre figure di spicco del Partito Laburista, per la sua gestione dell’inchiesta Vitals.

Il magistrato è stato criticato per la tempistica della presentazione del rapporto d’inchiesta e anche per non aver interrogato direttamente Muscat. Muscat ha anche criticato alcuni post sui social media dei parenti del magistrato e ha chiesto la sua ricusazione.

Said Pullicino ha dichiarato a Times of Malta di aver trasmesso un messaggio di solidarietà e sostegno al magistrato Gabriella Vella durante i “momenti estremamente difficili e provanti che ha attraversato e sta ancora attraversando ingiustamente”.

“Ho sottolineato che è destino e dovere dei giudici e dei magistrati sopportare in silenzio e con serenità le gravi ingiustizie di cui sono vittime per mano di coloro che dovrebbero sapere molto meglio. Ho sottolineato che dovrebbe trovare conforto nella convinzione di aver svolto il suo arduo compito senza timori o favori, con encomiabile coraggio e al meglio delle sue capacità. È stata un esempio per molti, continuando a sottolineare e rafforzare i tribunali come ultimo e più forte bastione della democrazia nel Paese”, ha affermato.

“Sono le Corti che, attraverso le loro decisioni e sentenze, garantiscono lo stato di diritto e assicurano la giustizia per tutti, assicurando che ognuno, senza eccezioni, sia ritenuto responsabile delle proprie azioni. Non attraverso il verdetto di un tribunale popolare, anche se espresso da un voto popolare, per quanto ampio sia il margine”, ha dichiarato l’ex presidente della Corte.

Pullicino aveva partecipato all’inchiesta pubblica su Daphne Caruana Galizia e in seguito ha raccontato di aver vissuto un’esperienza “traumatica”.

In seguito ha scritto: “Mi sono reso conto che la maggior parte, se non tutte, le accuse di abuso di potere, cattiva amministrazione e corruzione non sarebbero accadute se non ci fosse stata la connivenza attiva o passiva, se non la complicità, di amministratori pubblici, tra cui alcuni a capo di ministeri e dipartimenti governativi, nonché di autorità ed enti pubblici”.

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In un rapporto di 437 pagine, Said Pullicino, il giudice in pensione Michael Mallia e la signora giudice Abigail Lofaro hanno concluso che una cultura di impunità è stata creata dalle più alte sfere del potere all’interno della Castiglia, sotto l’ex primo ministro Joseph Muscat.