Le entrate ricorrenti sono aumentate di 154 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Foto: Shutterstock
Il fondo consolidato del governo ha registrato un surplus di 151,4 milioni di euro tra gennaio e febbraio, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica.
L’NSO ha dichiarato che alla fine di febbraio le entrate ricorrenti ammontavano a 1.182,7 milioni di euro, 153,9 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente.
I maggiori incrementi sono stati registrati nell’ambito delle imposte sul reddito (124,8 milioni di euro), della previdenza sociale (34,6 milioni di euro) e delle licenze, tasse e multe (11,1 milioni di euro).
D’altro canto, i principali cali delle entrate sono stati registrati nelle entrate varie (14,7 milioni di euro), nelle sovvenzioni (9 milioni di euro) e nelle dogane e accise (8,4 milioni di euro).
La spesa totale fino a febbraio è stata di 1.031,3 milioni di euro, 116,7 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente.
Le spese ricorrenti sono state pari a 927,9 milioni di euro, con un aumento di 89,4 milioni di euro rispetto agli 838,5 milioni di euro registrati a fine febbraio.
Il principale contributo a questo aumento è stato l’incremento di 92,3 milioni di euro registrato alla voce programmi e iniziative.
I contributi agli enti pubblici sono diminuiti di 25,5 milioni di euro, a seguito di minori contributi, tra gli altri, all’Autorità per il Turismo di Malta (19,9 milioni di euro) e al Malta College of Arts, Science and Technology (10,3 milioni di euro).
La componente interessi dei costi di servizio del debito pubblico è stata pari a 41,2 milioni di euro, con un aumento di 15,4 milioni di euro rispetto all’anno precedente.
Alla fine di febbraio, la spesa in conto capitale del governo ammontava a 62,2 milioni di euro, 11,9 milioni di euro in più rispetto al 2023. L’aumento è dovuto a maggiori spese per immobili, impianti e attrezzature (7,9 milioni di euro), costruzione e miglioramento di strade (7,5 milioni di euro) e strutture marittime (3,9 milioni di euro).
Al contrario, sono diminuite le spese per gli incentivi all’industria cinematografica (3 milioni di euro) e per l’informatica nelle scuole pubbliche (1,6 milioni di euro).
La differenza tra le entrate e le uscite totali ha portato a un’eccedenza di 151,4 milioni di euro nel fondo consolidato dello Stato.
Rispetto allo stesso periodo del 2023, si è registrato un aumento dell’avanzo di 37,2 milioni di euro. Questa differenza rispecchia l’aumento delle entrate ricorrenti totali (153,9 milioni di euro), in parte compensato dall’aumento delle spese totali, composte da spese ricorrenti (89,4 milioni di euro), interessi (15,4 milioni di euro) e spese in conto capitale (11,9 milioni di euro).
A fine febbraio, il debito del governo centrale era pari a 10.076,1 milioni di euro, con un aumento di 795,8 milioni di euro rispetto al 2023.
L’aumento registrato nella voce “Malta Government Stocks” (1.087,1 milioni di euro) è stato il principale responsabile dell’aumento del debito.
Un aumento del debito è stato registrato anche alla voce prestiti esteri (71,9 milioni di euro) e monete in euro emesse a nome del Tesoro (4,2 milioni di euro).
L’aumento del debito è stato parzialmente compensato dalla diminuzione dei buoni del tesoro (288,7 milioni di euro) e dei titoli di risparmio del governo maltese (23,3 milioni di euro). L’aumento delle partecipazioni dei fondi governativi in titoli di Stato di Malta ha comportato una diminuzione del debito di 55,4 milioni di euro.