I piccoli Stati insulari, tra cui Malta, si uniscono per aumentare le energie rinnovabili

Parlando durante un evento organizzato da Malta a margine dell’incontro COP28 a Dubai, Dalli ha affermato che le sfide portate dal cambiamento climatico sono comunemente condivise dai piccoli Stati insulari, tra cui Malta.

Di conseguenza, le piccole nazioni insulari si stanno riunendo per lavorare su soluzioni comuni che siano innovative e possano portare a risultati positivi.

I piccoli Stati insulari sono i Paesi che affrontano il più alto rischio a breve termine di disastri dovuti al cambiamento climatico e di interruzioni delle forniture energetiche.

Hanno anche un vantaggio unico: sono più agili nella definizione e nell’attuazione delle politiche, ha detto il ministro.

“È un vantaggio su cui dobbiamo fare leva per guidare l’adozione di tecnologie emergenti e spingere la nostra transizione verso un’economia più verde”, ha detto Dalli ai ministri e ai responsabili politici presenti all’evento.

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Ha detto che Malta ha preso la palla al balzo per iniziare a lavorare sulla possibilità di creare parchi eolici offshore galleggianti all’interno della sua zona economica esclusiva.

“Siamo impegnati a mantenere lo slancio. Lo scorso anno, una consultazione preliminare di mercato per le attività economiche nella zona economica esclusiva di Malta ha suscitato un notevole interesse da parte degli investitori nella tecnologia eolica offshore.

“Stiamo anche valutando l’interesse già manifestato durante la consultazione pubblica sulle energie rinnovabili offshore che abbiamo condotto. Inoltre, il governo sta valutando la possibilità di sviluppare progetti di energia rinnovabile più vicini alla costa”, ha dichiarato Dalli.

Nei commenti successivi alla discussione, ha affermato che sono in corso le discussioni che porteranno il governo a valutare l’interesse del settore privato per tali progetti.