La madre di Jean Paul Sofia richiede un’inchiesta pubblica

La scorsa settimana l’opposizione ha presentato una mozioneparlamentare per sollecitare il governo ad avviare un’inchiesta pubblica sul crollo. La madre di Sofia, Isabelle Bonnici, chiede ai parlamentari di sostenere la mozione in nome della “giustizia” e della “trasparenza “.

“Solo così potremo evitare altre sofferenze. Solo così potremo avere giustizia e trasparenza, in modo che chiunque si sia macchiato le mani con il sangue di mio figlio e chiunque non abbia fatto bene il proprio lavoro ne affronti le conseguenze“, ha scritto la Bonnici ai deputati, sottolineando che un’inchiesta aiuterebbe a risolvere le carenze del sistema e a garantire che tragedie del genere non si ripetano.

“Non si tratta di colori [politici] , perché vi assicuro che quando passate 15 ore ad aspettare che vostro figlio venga tirato fuori dalle macerie… tutto ciò che vedete è nero”, ha scritto.

I genitori di Sofia sono stati a lungo coinvolti nell’incidente. Sofia, 20 anni, è rimasto ucciso nel crollo di un edificio in un cantiere di Corradino.

Times of Malta ha rivelato a dicembre come il terrenogovernativo su cui si stava costruendo la fabbrica privata sia affittato a un presunto trafficante di esseri umani, Kurt Buhagiar. Il suo socio in affari, Matthew Schembri, ha dovuto affrontare le proprie accuse di illeciti penali in relazione a due “sicari” presumibilmente assoldati per aggredire il suocero della sua ex moglie.

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Il Primo Ministro Robert Abela aveva detto che non avrebbe aiutato la ricerca della giustizia. Ha invece esortato il magistrato inquirente Marse-Ann Farrugia a concludere il processo “senza ulterioriritardi “.

La settimana scorsa i genitori hanno scritto una lettera in cui imputavano la morte del figlio all’inazione degli entistatali e dei responsabili dello sviluppo del cantiere. La madre si è ora rivolta direttamente ai parlamentari che voteranno la mozione in quello che ha descritto come “un messaggio genuino dal cuore di una madre addolorata” che desidera giustizia per suo figlio e una riforma e applicazione delle leggi nel settore delle costruzioni.

I resti dell’edificio che è crollato il 3 dicembre, uccidendo Jean Paul Sofia. Foto: Jonathan Borg

Ha detto che suo figlio, che aveva 20 anni, aveva tutta la vita davanti : “Amava la vita, amava noi, i suoi amici e gli animali, tanto che una volta era così felice per aver salvato un ratto…. Il 3 dicembre è stato un giorno buio non solo perché abbiamo perso il nostro unico figlio, ma anche perché abbiamo provato il dolore di sapere che era innocente e che è morto a causa della negligenza di altre persone, dell’avidità di denaro e della debolezza del sistema di applicazione della legge”, ha detto la donna.

L’unico modo per garantire che ciò non si ripeta e per evitare altre tragedie di questo tipo è l’organizzazione di un’inchiesta pubblica che identifichi le carenze del settore edile. Questo non è stato possibile durante l’inchiesta giudiziaria in corso, che si è concentrata sulle responsabilità penali ma non sul sistema.

Qual è la differenza tra un’inchiesta indipendente e un’inchiesta pubblica?

Ogni volta che si verifica una mortesospetta o violenta, il governo è obbligato ad avviare un’inchiesta indipendente ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Ma il seguito da dare all’esito dell’inchiesta è una decisione puramente politica .

Un’inchiesta indipendente è quella nominata dal primo ministro o da un ministro per indagare sulle responsabilità dello Stato ai sensi dell’Inquiries Act allo scopo di esaminare: la condotta di pubblici ufficiali; la condotta o la gestione di qualsiasi dipartimento governativo; qualsiasi questione che rientri nelle funzioni o nella responsabilità di tale dipartimento o organismo , o che comunque riguardi o influisca su un servizio del governo.

Il fatto che l’inchiesta indipendente sia pubblica (ascoltata in pubblico) o meno dipende dai termini di riferimento. Malta ha avuto solo due inchieste pubbliche: quella sull’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, avviata due anni dopo il suo assassinio nel 2019 e pubblicata nel 2021, che ha stabilito che lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità della sua morte; e l’inchiesta pubblica del 1996 sulle accuse di corruzione in un contratto per nuovi biglietti dell’autobus, dopo che l’allora leader dell’opposizione Alfred Sant aveva pubblicato documenti che suggerivano la promessa di tangenti in un contratto per l’installazione di nuove macchine per la vendita di biglietti dell’autobus.

L’inchiesta non aveva rilevato alcun illecito da parte dell’ex ministro dei trasporti Michael Frendo. Ma una revisione del 1997 ha commentato che “in questo caso è chiaro che si sono verificati una serie di fatti irregolari, come accertato dalla Commissioned’inchiesta, e più di uno dei quali potrebbe equivalere a reati gravi; tuttavia, poco è stato fatto al riguardo, se non nulla”.

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