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Malta

assoluzione inattesa: il sergente Sciberras esce pulito dallo scandalo straordinari

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Nel luglio 2020, il sergente Francis Larry Sciberras è finito al centro di uno scandalo che ha fatto tremare i vertici delle forze dell’ordine maltesi. Accusato di essere parte di un colossale giro di frodi legate agli straordinari durante i lavori sul mastodontico progetto del cavalcavia di Marsa, Sciberras si è sempre dichiarato innocente. E ora, a distanza di anni, la sua assoluzione è stata definitivamente confermata, lasciando molti a bocca aperta.

Secondo le indagini, Sciberras e molti altri agenti avrebbero partecipato a un vero e proprio “racket” che prevedeva richieste di pagamento per servizi straordinari… mai svolti! Accuse pesanti, che includevano frodi a danno di Transport Malta, Infrastructure Malta e persino dello stesso corpo di polizia. Ma Sciberras ha sempre mantenuto la sua innocenza, e il Tribunale dei Magistrati, alla fine, ha dato ragione a lui: “L’accusa ha completamente fallito nel dimostrare l’esistenza di frodi o inganni ” ha sentenziato la magistrata Rachel Montebello.

L’ufficio del procuratore generale non si è arreso facilmente, tentando di ribaltare la sentenza con un appello. Ma il tribunale d’appello, presieduto da Madam Justice Edwina Grima, ha confermato l’assoluzione, elogiando il lavoro svolto dal primo tribunale che “ha collegato con precisione gli elementi legali alle prove emerse “. Insomma, Sciberras esce pulito da una vicenda che sembrava potesse distruggere la sua carriera trentennale.

Mistero sugli straordinari non registrati

Nel corso delle indagini, il sergente Sciberras ha raccontato nei dettagli come si svolgeva il suo lavoro nella sezione traffico. Era Sandra Galea Sillato e Norman Xuereb a decidere i turni, e proprio da quest’ultimo riceveva le istruzioni e i pagamenti per gli straordinari. Tuttavia, pur avendo l’abitudine di annotare le sue ore lavorative e i relativi compensi, Sciberras non teneva traccia delle ore di servizio straordinario, che spesso riguardavano la sorveglianza del traffico nelle zone più congestionate dai lavori.

Nonostante queste mancanze, ha negato categoricamente di aver mai fatto straordinari durante le sue normali ore di lavoro e, soprattutto, di aver mai spartito pagamenti con colleghi o preso tagli in contanti. Ma c’era un problema: tra il 2018 e il 2019 aveva incassato ben 13.464 euro per straordinari, di cui 3.711 euro erano ritenuti indebiti. A dimostrazione della sua buona fede, ha restituito immediatamente quella somma contestata.

E sebbene ci fossero prove che dimostravano che in alcune occasioni il sergente fosse “in movimento” anziché stazionare fisso presso i semafori di Marsa, come avrebbe dovuto fare, queste mancanze erano minime. “Non ho mai notato nulla di strano nelle mie buste paga” ha affermato Sciberras, e la corte gli ha creduto. Nessuna prova ha infatti dimostrato che ci fosse un accordo tra lui e Xuereb per orchestrare la frode.

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La verità nei messaggi

Nonostante le accuse, i messaggi di testo recuperati dai cellulari di altri ufficiali, che suggerivano un possibile coinvolgimento criminale, erano solo prove circostanziali e insufficienti a inchiodare Sciberras. Anche se forse era a conoscenza di ciò che accadeva intorno a lui, non c’era alcuna prova concreta che dimostrasse un suo ruolo attivo nel racket.

Infine, le presunte vittime della frode, Transport Malta e Infrastructure Malta, non hanno mai denunciato pagamenti indebiti. Si sono limitati a segnalare la sporadica assenza di agenti del traffico nei cantieri, problema risolto rapidamente senza che fosse richiesto alcun rimborso.

Una conclusione sorprendente

Alla luce di tutto questo, il giudice ha concluso che i reati attribuiti al sergente Sciberras non erano stati dimostrati. Il mancato avviso ai suoi superiori di un possibile giro di frodi, di cui forse era a conoscenza ma in cui non era coinvolto, non costituisce reato penale. Al massimo, avrebbe potuto subire sanzioni disciplinari all’interno del corpo di polizia, ma nulla di più. E così, l’appello è stato respinto e la sua assoluzione confermata.

L’avvocato Ludvic Caruana ha rappresentato Sciberras in questo processo, che resterà a lungo nella memoria delle forze dell’ordine maltesi.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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