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L’Europa approva la Linea Pilota di semiconduttori a Catania: un passo avanti per l’Italia nella corsa globale ai chips

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Catania, 11 Aprile 2024 – In un mondo sempre più dipendente dalla microelettronica, l’Italia segna un punto significativo nella corsa globale alla produzione e innovazione dei semiconduttori. Con l’approvazione da parte delle istituzioni europee della Linea Pilota di Catania, l’Italia conferma la sua posizione di leader nella ricerca e nello sviluppo di semiconduttori, consolidando il suo ruolo nell’ambizioso panorama dell’innovazione tecnologica globale.

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione, riconoscendo questo traguardo come la conferma che “le competenze industriali e la collaborazione istituzionale possono effettivamente posizionare l’Italia in una posizione di leadership globale nel settore dei semiconduttori.” Questo progetto rappresenta un ulteriore tassello della strategia italiana sui chips, seguendo la fondazione di un centro a Pavia e l’annuncio di Silicon Box, ed evidenzia il ruolo centrale che i semiconduttori stanno assumendo nel contesto produttivo italiano, con l’Etna Valley che emerge come protagonista delle nuove frontiere dell’innovazione tecnologica.

La Linea Pilota di Catania è frutto di un progetto internazionale che vede l’Italia alla guida insieme a Finlandia, Polonia, Svezia, Austria, Francia, e Germania. L’impianto sarà dedicato alla ricerca su nuovi materiali come il carburo di silicio e il nitruro di gallio, essenziali per applicazioni in settori cruciali come quello automobilistico e delle energie rinnovabili.

Il Cnr di Catania (Imm) è stato scelto come guida del progetto, grazie alla sua lunga esperienza e competenza nel settore della ricerca sui semiconduttori. Insieme a partner nazionali come la Fondazione Chips.IT di Pavia, la Fondazione Bruno Kessler, e il consorzio interuniversitario IUNET, il progetto mira a rafforzare ulteriormente la ricerca italiana nel campo dei microchip.

Con un finanziamento europeo di 180 milioni di euro, che raggiunge un totale di circa 360 milioni grazie ai contributi statali e privati, di cui 212 milioni dedicati esclusivamente all’impianto di Catania, l’Italia si appresta a giocare un ruolo di primo piano nello sviluppo di tecnologie avanzate nel campo dei semiconduttori.

La costruzione del centro di ricerca a Catania, prevista per iniziare nel 2025, si inserisce nel contesto più ampio del Chips Act europeo. Quest’ultimo promuove la creazione di linee pilota per la ricerca sui microchip avanzati, con l’obiettivo di mantenere e ampliare il vantaggio tecnologico e competitivo dell’Europa in questo settore strategico. Con un impegno finanziario complessivo di circa 3,3 miliardi di euro da parte dell’Unione Europea e degli Stati membri, l’Europa punta a rafforzare la sua autonomia e capacità produttiva nel settore dei semiconduttori, un elemento chiave per la sicurezza e l’innovazione tecnologica del futuro.

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Questo progetto non solo consolida la posizione dell’Italia come hub di innovazione tecnologica ma segna anche un passo importante verso una maggiore indipendenza europea nella produzione di semiconduttori, in un periodo storico in cui la domanda di questi componenti è in continua crescita.