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Il genero del boss mafioso Totò Riina arrestato a Malta

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Ciavarello (in foto) è stato arrestato dalla polizia questa mattina.

Il genero del defunto boss della mafia siciliana, Totò Riina, è stato arrestato a Malta e ha acconsentito alla sua estradizione in Italia.

Antonino Ciavarello è stato arrestato a Mosta questa mattina presto, un giorno dopo il suo 50° compleanno, sulla base di un mandato di arresto europeo emesso in Italia.

La polizia ha dichiarato in un comunicato che le autorità italiane hanno emesso il mandato il 24 gennaio 2022.

Il 50enne è ricercato dalla Procura di Brindisi per scontare una pena detentiva dopo essere stato condannato per frode e violazione della cauzione.

“La bestia”

Ciavarallo è sposato con la figlia di Salvatore “Totò” Riina, noto boss della mafia siciliana, a capo del clan dei Corleonesi immortalato nei film del Padrino.

Soprannominato la “bestia” per la sua crudeltà e conosciuto come “il capo dei capi” della mafia, negli anni ’80 e ’90 ha preso di mira i suoi rivali criminali, nonché giornalisti, procuratori e giudici che lo ostacolavano.

Uno dei mafiosi più temuti d’Italia, è morto in un letto d’ospedale nel 2017 mentre scontava 26 ergastoli e si ritiene che abbia ordinato l’uccisione di oltre 150 uomini.

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La sua vittima più famosa fu Giovanni Falcone, un giudice antimafia ucciso in un’autobomba nel 1992.

Il boss mafioso Salvatore “Toto” Riina durante il processo del 1993. Foto: AFP

Il palermitano Ciavarello è stato portato in tribunale a pomeriggio e ha immediatamente acconsentito alla sua estradizione.

Assistito da un interprete e rimasto seduto per tutta l’udienza dopo aver lamentato dolori alle gambe, ha dichiarato di lavorare come autista presso un’azienda locale.

Il suo avvocato di fiducia ha spiegato che l’imputato era a conoscenza delle sentenze nei suoi confronti, ma non sapeva che fossero effettive. Non ha mai avuto problemi con la polizia o le autorità di Malta e solo una volta ha ricevuto una multa.

Il magistrato Giannella Camilleri Busuttil ha confermato all’accusa che l’uomo non aveva procedimenti giudiziari in corso a Malta e, con il suo consenso, lo ha rimesso in custodia in attesa della sua estradizione.

L’ispettore dell’accusa Roderick Spiteri ha presentato una documentazione, tra cui la corrispondenza con le controparti italiane, che conferma la corrispondenza tra le impronte digitali del ricercato e quelle della persona arrestata oggi.

Il laboratorio forense aveva analizzato le impronte di Ciavarello dopo il suo arresto. L’avvocato Thomas Barbara Sant era il consulente legale.

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