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G7: Approvata la Carta di Venaria, da stop a carbone a sostegno a rinnovabili e Africa

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Il G7 si è unito in un accordo senza precedenti durante il vertice tenutosi a Venaria Reale, Torino, approvando la tanto attesa Carta di Venaria. Questo documento segna un punto di svolta nella lotta globale contro il cambiamento climatico, con un impegno concreto da parte delle principali economie mondiali per adottare politiche più sostenibili ed ecologiche.

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha commentato positivamente l’esito del vertice, sottolineando l’importanza dell’unità d’intenti e della solidarietà tra i membri del G7 e i paesi in via di sviluppo. “Le grandi economie del pianeta assumono la responsabilità e l’onere anche finanziario di condurre la sfida per la transizione ecologica e per attuare un nuovo modello di sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Pichetto.

Uno degli obiettivi principali della Carta di Venaria è il progressivo abbandono dei combustibili fossili, con la prima tappa che prevede l’uscita dal carbone. Questo sarà accompagnato dal sostegno alla forte crescita delle energie rinnovabili, con un focus particolare sull’aumento della capacità di stoccaggio dell’energia e sulla promozione della collaborazione nel settore dell’energia da fusione.

Inoltre, il G7 si è impegnato a emanciparsi dalle importazioni di gas russo e a ridurre le emissioni di gas metano, oltre a garantire la sicurezza e la sostenibilità delle materie prime critiche. Queste azioni mirano non solo a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, ma anche a favorire uno sviluppo economico più equo e sostenibile.

Un punto cruciale dell’accordo è il sostegno per una transizione giusta verso l’energia pulita nei paesi in via di sviluppo, con un focus particolare sull’Africa. Questo impegno riflette una volontà concreta di affrontare le disuguaglianze globali e di garantire che nessun paese venga lasciato indietro nella transizione verso un futuro più verde.

Sul fronte energetico, i paesi del G7 hanno concordato di chiudere le proprie centrali a carbone entro la prima metà del prossimo decennio e di triplicare la capacità di produzione di energie rinnovabili entro il 2030. Inoltre, è stato deciso di istituire un Gruppo di Lavoro sull’Energia da Fusione per accelerare lo sviluppo e la dimostrazione di impianti a fusione.

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Altre misure includono la riduzione delle emissioni di gas metano, la decarbonizzazione degli impianti industriali e l’implementazione di standard più rigorosi per la qualità dell’aria. Inoltre, il G7 si è impegnato a fermare l’inquinamento da plastica, con particolare attenzione al mare e agli oceani.

Un aspetto importante della Carta di Venaria è l’attenzione verso l’adattamento ai cambiamenti climatici, con la creazione di nuove iniziative come il “G7 Adaptation Accelerator Hub” e l’istituzione di un Hub del G7 dedicato alla promozione di un approccio comune alla gestione sostenibile del suolo in Africa e nel bacino del Mediterraneo.

In conclusione, l’approvazione della Carta di Venaria rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile e resiliente. Tuttavia, l’attuazione di questi impegni richiederà un impegno continuo e coordinato da parte di tutti i membri del G7 e della comunità internazionale nel suo complesso.