Se un genitore non rispetta neanche un solo incontro tra l’ex e i figli, rischia di perdere l’affidamento e di dover pagare un risarcimento per il danno subito, oltre a una multa per ogni giorno di inadempienza. Se, inoltre, le visite sono state volutamente negate con l’uso di mezzi fraudolenti, come una falsa querela, allora si configura un reato
.
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza che accoglie il ricorso di una donna che una volta non aveva rispettato l’incontro della bambina con l’ex. La Corte sottolinea che, in questo caso, non è configurabile un reato ma c’è un serio rischio
per l’affidamento.
La Sesta Sezione Penale ha affermato che, in relazione a singole e circoscritte violazioni, limitate nel tempo e non in grado di incidere sulla disciplina generale dell’affidamento, ci sarà una graduata risposta da parte dell’ordinamento, in base alla gravità delle violazioni stesse, la quale sarà applicata solo a livello civile
.
In caso di inadempimento da parte del genitore affidatario
, è possibile procedere con l’esecuzione in forma specifica, l’ammonimento o con le forme di tutela risarcitoria previste dall’art. 709-ter cod. proc. civ., fino a richiedere la modifica dell’affidamento.
L’art. 709-ter cod. proc. civ. prevede la possibilità di risarcire i danni a carico di uno dei genitori in caso di singolo inadempimento, stabilendo la somma da pagare giornalmente per ciascun giorno di violazione o mancato rispetto
dei provvedimenti emessi dal giudice.
Secondo la Cassazione, violare una volta sola le disposizioni sull’affidamento dei minori non è sufficiente a configurare un reato. Perché sia punibile, è necessario che sia dimostrato che, nel tempo, c’è stata una condotta volta a sottrarsi all’adempimento di tali norme, impedendo così l’esercizio dei diritti del genitore non affidatario sul proprio figlio.
La causa ritornerà alla Corte d’Appello di Lecce
per l’appello bis. Anche la Procura Generale ha espresso lo stesso desiderio.