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Malta registra un deficit di 237,6 milioni di euro per il commercio di beni registrati a dicembre

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Le merci sono state importate principalmente dall’Unione Europea. Foto del file: Shutterstock

Secondo i dati provvisori relativi agli scambi di merci registrati, a dicembre Malta ha registrato un deficit di 237,6 milioni di euro.

Questo dato si confronta con un deficit di 446,9 milioni di euro nel corrispondente mese del 2022.

Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, le importazioni sono state pari a 626,5 milioni di euro, mentre le esportazioni hanno totalizzato 388,9 milioni di euro, con un calo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sia per le importazioni che per le esportazioni.

Il calo principale delle importazioni è dovuto principalmente a macchinari e mezzi di trasporto (115,1 milioni di euro) e a combustibili minerali, lubrificanti e materiali connessi (63,7 milioni di euro).

Sul fronte delle esportazioni, i principali cali sono stati registrati nei semilavorati (7,3 milioni di euro), negli articoli manifatturieri vari (5,8 milioni di euro) e nei prodotti alimentari (4,9 milioni di euro).

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Questi sono stati in parte compensati dagli aumenti dei combustibili minerali, lubrificanti e materiali correlati (8,3 milioni di euro) e dei prodotti chimici (6,6 milioni di euro).

Totale scambi di merci: Gennaio-dicembre 2023

Nel 2023 il deficit si è ridotto di 779,3 milioni di euro rispetto al 2022, raggiungendo i 4.061,2 milioni di euro, secondo i dati nazionali.

Le importazioni si sono attestate a 8.577,5 milioni di euro, mentre le esportazioni hanno raggiunto i 4.516,3 milioni di euro, con un calo rispettivamente di 934,3 e 155 milioni di euro.

La diminuzione delle importazioni ha riguardato principalmente i combustibili minerali, i lubrificanti e i materiali connessi (527,5 milioni di euro), i macchinari e i mezzi di trasporto (459,8 milioni di euro) e i prodotti chimici (66,1 milioni di euro), in parte compensata dall’aumento dei prodotti alimentari (86,4 milioni di euro) e dei manufatti vari (40,8 milioni di euro).

Per quanto riguarda le esportazioni, i principali cali sono stati registrati nei combustibili minerali, lubrificanti e materiali connessi (176,9 milioni di euro), nei prodotti alimentari (73,6 milioni di euro) e nei prodotti chimici (47,1 milioni di euro).

Questi sono stati in parte compensati da un aumento dei macchinari e dei mezzi di trasporto (153,4 milioni di euro)

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Le merci sono state importate principalmente dall’Unione Europea (55,2%) e dall’Asia (19,9%). Allo stesso modo, le esportazioni sono state dirette principalmente verso l’Unione Europea (37,1%) e l’Asia (16,9%).

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